Viaggi, negozi, mercatini di Natale e pranzi al ristorante: turismo ed economia al top per il ponte dell’Immacolata

Viaggi, negozi, mercatini di Natale e pranzi al ristorante: turismo ed economia al top per il ponte dell’Immacolata

PALERMO – Ogni festa, o “ponte”, è considerata l’occasione perfetta per godersi un breve periodo di pausa e relax o magari organizzare un viaggio per allontanare dalla mente i cattivi pensieri e conoscere nuove realtà.

Negli ultimi anni, l’Immacolata, che si celebra ogni anno l’8 dicembre, è diventata tra le ricorrenze predilette dai turisti per visitare la Sicilia e per gli abitanti isolani di esplorare la propria terra o abbandonarla temporaneamente per un’“avventura” oltre lo Stretto o, talvolta, lontano dai confini nazionali.

Nel 2017 centinaia di comuni in tutta Italia hanno vantato un ponte dell’Immacolata “da sold out”: infatti, secondo i dati rivelati dalle autorità competenti nei giorni seguenti alla festa, in diverse città, tanto al Nord quanto al Sud e nelle Isole, si sarebbe registrata una presenza turistica senza precedenti.

La recente tendenza, senza dubbio positiva per l’economia, non è certamente passata inosservata alle agenzie di viaggi, ai servizi di prenotazione online e ai luoghi di ristorazione: basta osservare le vetrine, leggere i cartelli o dare un’occhiata agli annunci pubblicitari sul web per trovare centinaia e centinaia di offerte speciali per trascorrere l’8 dicembre fuori casa.

Ma quali sono le destinazioni preferite? Sicuramente, chi può approfitta della vacanza per ammirare i celebri mercatini di Natale, che hanno una lunga tradizione sia in Italia che in numerosi Paesi europei.

In Sicilia, nello specifico, gli abili artigiani locali li considerano spesso un’occasione per esporre e vendere la propria merce, che garantisce agli acquirenti un livello di qualità e originalità impareggiabile. I mercatini più importanti vengono organizzati a Catania, in provincia di Agrigento e ad Augusta (Siracusa), ma le bancarelle non mancano neanche nei paesini più piccoli, dove la dimensione è ridotta ma l’atmosfera è altrettanto suggestiva.

Chi preferisce fare un giro per i negozi e le vie dello shopping delle grandi città di solito predilige le metropoli (italiane o estere), arricchite dalla bellezza delle luci natalizie e delle decorazioni tipiche di questo periodo dell’anno. A dicembre è facile, infatti, dimenticarsi temporaneamente dello smog e dell’inquinamento e godersi l’aria di festa che circonda i grandi centri.

Per i cittadini che si ritrovano con un budget limitato o in fase di risparmio in vista delle festività natalizie, esistono altre opportunità low-cost: i luoghi di ristorazione, specialmente nelle località di montagna, offrono pasti a prezzi modici e i centri commerciali garantiscono a chiunque la possibilità di ripararsi dal freddo e, allo stesso tempo, iniziare a riflettere sui regali guardando la merce esposta nelle vetrine. Un pranzo o una cena fuori può essere la scelta migliore anche per chi, come da tradizione cristiana, attende l’8 dicembre per addobbare la casa, realizzare il presepe o partecipare alla Santa Messa e preferisce quindi non trascorrere l’intera giornata (e tutti i giorni del ponte) lontano dalle mura domestiche.

Per chiunque non sia cattolico e non consideri l’Immacolata una festa ma un giorno di vacanza come un altro, non mancano occasioni per trascorrere la giornata in maniera allegra: in quasi tutte le città, negozi, musei e luoghi di ritrovo rimangono aperti e pronti ad accogliere i clienti.

Insomma, sembra che le attività turistiche e di ristorazione non vadano in vacanza e offrano numerose alternative per chiunque, a prescindere da gusti, disponibilità economica e necessità.

Immagine di repertorio