PALERMO – Verrà interrogato questa mattina, al carcere Pagliarelli di Palermo, l’avvocato Marcello Marcatajo, 69 anni, noto professionista palermitano arrestato due giorni fa con l’accusa di avere riciclato i soldi di Cosa nostra, in particolare della famiglia mafiosa dei Graziano, alleata coi Galatolo collegati coi Madonia, zona Acquasanta-Resuttana.
Il legale civilista è stato arrestato martedì mattina dagli investigatori del Nucleo di polizia valutaria della guardia di Finanza, insieme ad altre otto persone, a conclusione di un’indagine della Procura antimafia coordinata dalla Dda di Palermo.
Secondo l’accusa, rappresentata dai pubblici ministeri Francesco Del Bene, Amelia Luise, Annamaria Picozzi e Roberto Tartaglia, coordinati dal procuratore Franco Lo Voi e all’aggiunto Vittorio Teresi, Marcatajo, arrestato con il figlio Giorgio, sarebbe stato per molti anni il ‘salvadanaio’ di un gruppo affiliato a Cosa nostra.
Nell’ordinanza di custodia cautelare il gip Lorenzo Iannelli scrive che Marcatajo “si è dimostrato in generale disponibile a porre in essere la sua attività professionale e personale in favore degli interessi illeciti dei Graziano”.
L’avvocato è accusato di intestazione fittizia di beni, riciclaggio e reimpiego di denaro di provenienza illecita. Sempre oggi verranno interrogati dal gip anche altri deu degli arrestati martedì.