PALERMO – I controlli della Guardia di Finanza, svolti nella provincia di Palermo, hanno portato alla scoperta di azioni illegali. Nello specifico due pescivendoli ambulanti sono finiti nei guai in seguito all’ispezione dei finanzieri.
Questi ultimi hanno sequestrato 40 chili di pesce in totale, in vendita a Cefalù e a Campofelice di Roccella. Secondo quanto si apprende, i due venditori erano privi dell’autorizzazione alla vendita e adesso sono soggetti a una sanzione che può variare dai 154 euro a un massimo di 1.549 euro.
In seguito al sequestro, i prodotti in vendita sono stati sottoposti ad analisi a cura di un esperto, cioè di un veterinario del dipartimento di prevenzione di Cefalù. Il pesce è risultato idoneo al consumo, motivo per cui è stata stabilita la donazione in beneficenza alla Casa d’accoglienza dei Frati Francescani della Parrocchia Maria Santissima di Gibilmanna e all’Istituto religioso Figlie della Croce di Campofelice di Roccella, su indicazione dei sindaci di Cefalù e Campofelice.
Tra l’altro, dagli stessi controlli, è emerso che un familiare di uno dei due venditori percepiva indebitamente il Reddito di Cittadinanza. È scattata la segnalazione all’Inps.
Immagine di repertorio
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