PALERMO – Due condanne sono state emesse per la somministrazione eccessiva di chemioterapia che ha causato la morte di Valeria Lembo a Palermo nel 2011.
L’ex primario del reparto di Oncologia del Policlinico, Sergio Palmeri, è stato condannato complessivamente a 4 anni e mezzo per falso ideologico e omicidio colposo.
Tuttavia, la Cassazione ha deciso che Palmeri non dovrà trascorrere nemmeno un giorno in carcere, respingendo il ricorso del procuratore generale della Corte d’Appello.
Invece, Palmeri sarà sottoposto a prova ai servizi sociali per scontare la sua pena.
È passata dunque la linea del tribunale di Sorveglianza che aveva accolto la richiesta di Palmeri, decisione successivamente impugnata dal procuratore generale.
La prima sezione della Cassazione ha emesso il verdetto, tenendo conto della “discrezionalità del giudice” del tribunale di Sorveglianza riguardo all’idoneità della risocializzazione di un condannato e della “congruità delle motivazioni“.
L’ex primario è stato ritenuto responsabile per la compilazione della cartella clinica e per non aver rilevato il sovradosaggio del farmaco anti-tumorale, che risultava essere 10 volte superiore alla dose corretta.
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