Un’altra “piaga” di Palermo: il furto di biciclette

Un’altra “piaga” di Palermo: il furto di biciclette

PALERMO – In molti sicuramente ricorderanno la famosa scena del film “Johnny Stecchino” in cui lo “zio” illustra a Dante (Roberto Benigni) le criticità della Sicilia.

“È la terza di queste piaghe che veramente diffama la Sicilia e in patticolare Palemmo agli occhi del mondo… ehh… lei ha già capito, è inutile che io glielo dica… mi veggogno a dillo… è il traffico! Troppe macchine! è un traffico tentacolare, vorticoso, che ci impedisce di vivere e ci fa nemici famigghia contro famigghia, troppe macchine!”.

L’ironia dell’episodio nasconde certamente la “vera” piaga della Sicilia, ma rivela una grande verità: troppe macchine.

Per far fronte a questa situazione, in molte città d’Italia, ma anche dalle nostre parti, si rispolverano le vecchie care biciclette.

Un mezzo a costo zero, a impatto zero e che aiuta a mantenersi in forma. Peraltro, negli ultimi 2 anni si è assistito a un vero e proprio boom del mezzo a due ruote per necessità o per diletto.

C’è solo un problema: in maniera esponenziale è cresciuto il numero di furti.

Un vero e proprio business facilitato dalla mancanza di qualsiasi documentazione che colleghi il proprietario al mezzo, così come, invece, è richiesto per auto e moto.

Proprio nelle scorse ore a Palermo, la polizia ha scoperto 3 depositi colmi di biciclette rubate.

Gli edifici, tutti in stato d’abbandono, si trovano a pochi metri dalla cattedrale della città.

Il primo, sito in vicolo Nuovo, era chiuso con una porta senza cardini e conteneva 18 biciclette. Poco più avanti, nella stessa strada, gli agenti hanno scoperto altri due locali, anch’essi adibiti al medesimo scopo.

Uno di questi, nascondeva al suo interno altre 13 biciclette, alcune delle quali a pedalata assistita e, dunque, molto costose, oltre a numerosi pezzi di ricambio.

Nel soppalco del terzo edificio, invece, avvolta e nascosta sotto un telo grigio, è stata rinvenuta una pistola senza tappo rosso, fedelissima riproduzione di una rivoltella calibro 4,5.

Gli inquirenti stanno effettuando gli accertamenti balistici sull’arma e cercando, per quanto possibile, di risalire ai proprietari della refurtiva.