PALERMO – Sarebbero stati i tabulati telefonici e gli sms inviati alla vittima a incastrare Pietro Seggio, 42 anni, presunto killer di Francesco Manzella, il pusher ucciso con un colpo di pistola alla nuca nei pressi del carcere Pagliarelli di Palermo.
L’uomo, incensurato e gestore di una pizzeria, è stato fermato nel corso della scorsa notte a seguito di una lunga attività d’indagine della polizia di Stato del capoluogo siciliano.
Secondo una prima ricostruzione dei fatti, il 42enne avrebbe inviato un sms a Manzella per dargli appuntamento in via Gaetano Costa, lungo lo scorrimento veloce che da Palermo conduce a Sciacca (in provincia di Agrigento), proprio nella sera stessa dell’omicidio, avvenuto nella notte tra il 17 e il 18 marzo scorsi.
A confermare lo scambio di messaggi sarebbe stata anche la moglie della vittima.
Sembra che il movente del brutale assassinio sia un debito di alcune centinaia di euro.