PALERMO – Nuovi risvolti sul caso che vede coinvolto il pensionato Mario Di Fiore che lo scorso giugno ha ucciso con un colpo di pistola il benzinaio Nicola Lombardo perché quest’ultimo aveva richiesto un prezzo troppo alto per fargli il pieno nella macchina.
Il comune di Palermo, rappresentato e difeso dall’avvocato Giovanni Airò Farulla dell’avvocatura comunale, si è costituito parte civile nel procedimento penale.
All’udienza, il gup, Wilma Ferrara, ha accettato la posizione del comune ritenendo che quest’omicidio possa essere un segnale premonitore di allarme sociale, creando dunque un danno all’immagine della città.
Oltre al comune di Palermo si sono costituiti parte civile la moglie della vittima nonché il padre e un fratello della vittima.
L’avvocato Avarello, difensore dell’imputato presente all’udienza, si è invece opposto alla costituzione del comune di Palermo accettata, invece, dal gup.
L’udienza è stata rinviata al 1° Dicembre 2015.
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