Uccise a colpi di pistola vicino di casa: “Era capace di intendere e di volere”

Uccise a colpi di pistola vicino di casa: “Era capace di intendere e di volere”

PALERMO – Capace di intendere e di volere. È questo il responso del consulente della Procura sentito oggi nel corso di un incidente probatorio davanti al giudice per le indagini preliminari sul Alessandra Ballarò, la 20enne che a ottobre uccise Leonardo Bua, vicino di casa, dopo una violenta lite, in strada all’Arenella.

La giovane, in quell’occasione, ferì gravemente il fratello della vittima, Giuseppe.

Alessandra, orfana della madre e con il padre gravemente malato, aveva confessato l’omicidio. Per lei il consulente parla di “discontrollo delle emozioni” causato dalle vicende familiari vissute, ma ne ha confermato le capacità di intendere e di volere.

La giovane era stata arrestata con l’accusa di omicidio e tentato omicidio dopo essere stata incastrata dalle immagini riprese da alcune telecamere.

La 20enne avrebbe confessato agli inquirenti di aver avuto paura che i fratelli Bua uccidessero suo padre, poiché lo stavano aggredendo con bastoni chiodati. Inoltre, avrebbe aggiunto che il padre e le sorelle sono le uniche persone che le sarebbero rimaste.