Truffa dei pannolini a danno del servizio sanitario, la svolta giudiziaria: 2 farmacisti condannati, 4 assolti

PALERMO – Nel 2014, in un mega blitz dei carabinieri, furono arrestati ben 6 farmacisti, accusati di truffa in concorso a danno del servizio sanitario per aver falsificato diverse pratiche di richiesta di pannolini, accedendo al sistema informatico dell’Asp in modo del tutto illecito e intascando notevoli somme di denaro. Si parla, infatti, di circa 200mila euro.

A distanza di cinque anni arriva una nuova svolta giudiziaria sul caso: il funzionario dell’Asp Pietro Li Sacchi e il faccendiere Giuseppe Vallino sono stati condannati a 5 anni e 4 mesi, mentre gli altri farmacisti, Giuseppe Pepe, Gaetano Sirchia, Diego Genovese e Andrea Lo Iacono sono stati assolti.

Il modo di operare dei soggetti responsabili di truffa era molto lineare: si immettevano nel sistema informatico e creavano delle false identità di pazienti o falsificando documenti d’identità o utilizzando dati di persone morte da tempo oppure ancora di gente emigrata. Alcuni anziani al centro del mirino, una volta interrogati dagli investigatori, dicevano di non soffrire affatto di incontinenza e di non aver mai fatto richiesta per ottenere i pannolini che, di fatto, poi risultavano ritirati presso la farmacia.

A tal proposito, l’azienda provinciale di Palermo presentò un esposto in Procura. Delle microspie e telecamere piazzati presso l’ufficio di Pietro Li Sacchi i carabinieri hanno constatato il giro illecito di documenti falsi. I farmacisti, però, erano una sorta di “meri esecutori” dato che non sapevano nulla della situazione, secondo quanto affermano gli avvocati.

Il giudice per l’udienza preliminare Fabrizio Molinari ha confermato questa tesi e ha assolto i farmacisti, condannando, invece, i responsabili.

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