Tragedia Nuova Iside, sequestrata petroliera Vulcanello: ipotesi collisione tra le imbarcazioni

Tragedia Nuova Iside, sequestrata petroliera Vulcanello: ipotesi collisione tra le imbarcazioni

TERRASINI – Proseguono le indagini relative al naufragio della Nuova Iside e si stringe ancora di più il cerchio, tentando di ricostruire quanto successo. Nello specifico, è stata sequestrata la petroliera Vulcanello, imbarcazione utilizzata per il trasporto di carburante.

Il provvedimento è firmato dal procuratore aggiunto Ennio Petrigni e dal sostituto Vincenzo Amico e servirebbe a eseguire un accertamento tecnico irripetibile sulla nave ormeggiata ad Augusta.

Dall’analisi della scatola nera, infatti, emergerebbero nuovi dettagli: pare che il 12 maggio, intorno alle 23, a 10 miglia da San Vito Lo Capo, la Vulcanello passasse proprio sulla medesima rotta del peschereccio Nuova Iside e si noterebbe anche uno strano rallentamento. Si ipotizza, quindi, che i due siano entrati in rotta di collisione, una sorta di sovrapposizione tra le due imbarcazioni.

Ricordiamo che a bordo di Nuova Iside viaggiavano Matteo Lo Iacono, il figlio Vito e il cugino Giuseppe. I corpi di Matteo e Giuseppe sono stati trovati privi di vita, mentre quello di Vito ancora risulta essere disperso. Stessa sorte per l’imbarcazione, di cui non si sa nulla.

Senza sosta continuano le ricerche congiunte di Marina e Guardia Costiera, per svelare quanto è realmente accaduto quella fatidica notte.