PALERMO – Un malore improvviso nella notte, come il padre prima di lui: così sarebbe andato via il giovanissimo Giuseppe Colletti, di soli 21 anni.
Una vicenda che ha sconvolto il Comune palermitano in cui viveva il giovane, Chiusa Sclafani, e che rientra all’interno di un mistero molto fitto. Solo due anni fa, infatti, anche il padre del ragazzo avrebbe perso la vita in maniera altrettanto inspiegabile, oltre che attraverso le stesse modalità del figlio.
Sul caso sarebbe intervenuto anche il sindaco cittadino, Francesco Di Giorgio: “Interpretando il sentimento della Giunta e del Consiglio Comunale, nonché dell’intera cittadinanza, profondamente colpita dalla scomparsa di una giovane vita. Tenuto conto che l’Amministrazione Comunale, raccogliendo la spontanea partecipazione dei cittadini, intende manifestare, in modo tangibile e solenne, il dolore del paese per questa grave perdita”.
“Si ordina la proclamazione del lutto cittadino per la giornata del 28 ottobre 2020, in concomitanza con la celebrazione dei funerali in segno di cordoglio per la sua tragica scomparsa, unendosi in tal modo al dolore dei familiari tutti e dell’intera comunità; si prevede l’esposizione delle bandiere a mezz’asta nella sede comunale”, prosegue.
“Si invitano, i concittadini, i titolari delle attività commerciali, le organizzazioni sociali e produttive, ad esprimere la loro partecipazione al lutto cittadino mediante la sospensione delle attività, in segno di raccoglimento e rispetto per la durata dei funerali, dalle ore 16 alle ore 17,30″, conclude.
Tantissimi i messaggi di cordoglio per il giovane, tra questi il toccante addio della consulta giovanile locale: “Caro Giuseppe, eri uno di noi. Troppo giovane per lasciarci così presto. Troppo educato, troppo per bene, troppo gentile. Eri tanto, così tanto che la vita ha deciso per te. Da oggi sarai una stella luminosa insieme al tuo papà, il tuo amato papà. Ma da lassù guida, proteggi, abbi cura di lei, Rosalia, madre forte e fragile. Abbi cura dei tuoi fratelli Liana e Antonino, dai loro la forza di trovare ancora una volta un senso a questa vita. Intanto tu, Angelo luminoso, sali, sali più in alto che puoi, lì dove le porte del cielo si spalancheranno per accoglierti”.
Fonte immagine Facebook Giuseppe Colletti