Tonno rosso avariato, fenomeno in crescita in Sicilia: canali di fornitura clandestini e decine di intossicati

Tonno rosso avariato, fenomeno in crescita in Sicilia: canali di fornitura clandestini e decine di intossicati

PALERMO – Un problema che ha colpito soprattutto la Sicilia, dall’inizio del 2018 e che, al momento, sembra difficile da contenere. Stiamo parlando del tonno rosso, spesso venduto abusivamente, in uno stato di conservazione deplorevole.

Decine sono state le operazione svolte dalle forze dell’ordine dall’inizio dell’anno, così come decine e decine sono stati gli intossicati, molti dei quali si sono fidati di chi non rispetta completamente le norme igienico-sanitarie per la vendita di prodotti ittici.

Un problema che, come già detto, riguarda principalmente la Sicilia, da Palermo a Catania. Proprio pochi giorni fa, le forze dell’ordine hanno imbastito una maxi operazione contro la vendita abusiva e clandestina del pesce, sequestrandone a Catania e Messina oltre 2.000 chili.

Il tonno rosso è considerato uno dei pesci più pregiati; sul mercato, infatti, viene venduto a un prezzo considerevole, che spesso supera i 30 euro al chilo nel periodo in cui il pesce scarseggia. I venditori abusivi, invece, lo passano a prezzi molto più accessibili, che inducono il consumatore ad acquistarlo.

Sull’Isola, le marinerie autorizzate alla pesca del tonno sono soltanto due: Mazara del Vallo, in provincia di Trapani, e Porto Palo di Capo Passero, in provincia di Siracusa. Posto in cui, insieme a tutte le pescherie autorizzate, dati i continui controlli, vengono esposte tutte le certificazioni necessarie.

Chi vende abusivamente il pescato, è probabile che lo tenga per molto tempo in zone poco consone alla conservazione. Questo causa un deterioramento rapido della carne, facilmente notabile da un progressivo annerimento e da un odore spesso poco gradevole.

Di conseguenza, è opportuno, nonostante i prezzi poco modici, acquistare il pesce nei luoghi autorizzati, dove possono essere fornite tutte le informazioni necessarie. In questo senso, continueranno le operazione delle forze dell’ordine per arrestare un fenomeno che rischia di accrescersi durante la stagione estiva, anche attraverso canali di fornitura clandestini che agiscono sottobanco.