Testimoni di giustizia pronti a manifestare davanti al Ministero: “Porre fine allo stillicidio della dignità”

Testimoni di giustizia pronti a manifestare davanti al Ministero: “Porre fine allo stillicidio della dignità”

PALERMO – I testimoni di giustizia di tutta Italia pronti a manifestare davanti al Ministero dell’Interno per denunciare il disagio che imperversa, ancora dopo molti anni, sulla loro vita e su quella delle loro famiglie

Non ce la fanno più, i testimoni di giustizia di tutta Italia, a sopportare il disagio che vivono in quanto privati della loro libertà, vessati nelle legittime richieste dei loro diritti ed esposti ignobilmente a rischio di vita. Sono così pronti a organizzare un presidio permanente davanti al Ministero dell’Interno anche sino alle elezioni europee.

Chiediamo al ministro Salvini di intercedere nei confronti del sottosegretario agli Interni, Luigi Gaetti, affinché assuma comportamenti, e conseguenti azioni, idonei a  garantire la sicurezza e i diritti dei testimoni di giustizia. Le sue presunte aperture in nostro favore, così come le audizioni. prima a Palermo e poi in Commissione Centrale, si sono dimostrate una farsa. Un tentativo maldestro di galleggiamento mediatico e di ricerca del consenso“.

Parlano così, a nome degli altri testimoni di giustizia, Ignazio Cutrò, Pino Masciari e Luigi Coppola, rispettivamente presidenti e/o soci fondatori delle realtà maggiormente rappresentative che operano in favore dei testimoni di giustizia e per la legalità, quali associazione nazionale Testimoni di Giustizia, associazione Legalità Organizzata e associazione antiracket Movimento per la Lotta alla Criminalità Organizzata.

Gaetti da tempo sta attuando condotte del tutto estranee alle sue funzioni scrivono ancora Cutrò, Masciari e Coppola – attraverso azioni quasi punitive nei confronti di numerosi testimoni, rinunciando a recepire la volontà unanime del legislatore di procedere verso una politica di pieno sostegno ai cittadini onesti che, con coraggio civile, hanno testimoniato nei processi contro le mafie. A oggi non ci sono le condizioni per una piena tutela dei testimoni di giustizia, nemmeno conformemente alla nuova L. 6/2018, che manca ancora dei decreti ministeriali attuativi tali da garantire il piano di reinserimento sociale di chi ha denunciato e il giusto ristoro dai pregiudizi subiti a seguito delle denunce. Non si capisce come, prima da opposizione si supportino i Testimoni di Giustizia considerati eroi nazionali, esempio vivo e meritevole dello Stato italiano, dopo poco tempo da maggioranza di governo si deprimano tali esempi di onestà e di giustizia“.

Un ultimo accorato appello viene rivolto al presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, e ai due vicepremier, Matteo Salvini e Luigi Di Maio, affinché possano incontrarli e, “con senso di umanità e responsabilità, aprire un serio tavolo di confronto finalizzato a un dialogo costruttivo per porre fine allo stillicidio della dignità dei Testimoni e per il bene della Giustizia“.

Fonte immagine Wikipedia