“Terremoto” all’ARS, licenziato Migliorisi: avrebbe acquistato droga dallo chef Di Ferro

PALERMO – Lo chef Mario Di Ferro è finito nel mirino degli inquirenti dopo essere stato sorpreso a consegnare 3 grammi di cocaina al capo della segreteria tecnica della presidenza dell’Ars in cambio di 300 euro. Il G.I.P. Ermelinda Marfia ha disposto l’obbligo di dimora e di presentazione alla Polizia giudiziaria per lo chef e gestore di Villa Zito, accusandolo di spaccio e detenzione di droga.

Gli investigatori hanno notato una scena sospetta e hanno seguito l’auto dell’acquirente, alla cui guida vi era Giancarlo Migliorisi, il presidente della segreteria tecnica della presidenza dell’Ars, trovato in possesso della droga consegnatagli dallo chef. Migliorisi avrebbe ammesso di aver chiesto a Di Ferro di prenotare un tavolo per un pranzo e di aver accordato con lui lo scambio di droga.

Anche lo chef avrebbe confermato di aver recuperato la droga per cederla a Migliorisi. Il G.I.P. ha ritenuto grave la facilità con cui Di Ferro avrebbe potuto reperire la sostanza stupefacente per cederla a qualcun altro, disponendo per lui due obblighi.

Il licenziamento di Migliorisi e le parole del presidente dell’Ars

Apprendo mezzo stampa di fatti che coinvolgono un collaboratore del mio staff in vicende che hanno a che fare con la droga. Al netto della sua professionalità e competenza, ho ritenuto di licenziarlo con effetto immediato“. Lo dice il presidente dell’Ars Gaetano Galvagno appresa e verificata la notizia che Migliorisi è stato sorpreso mentre acquistava cocaina.

Sono sempre stato contro ogni tipo di droga e, proprio la scorsa settimana, insieme ad altri deputati dell’Ars, ci siamo sottoposti al test del capello. Il gesto di Migliorisi è ingiustificabile e va condannato. Pertanto, ho ritenuto di provvedere al suo allontanamento dal mio ufficio“, conclude il Presidente Galvagno.