PALERMO – Tensione a Palermo durante le vampe di San Giuseppe. Anche nella notte scorsa, i vigili del fuoco sono stati impegnati nello spegnimento di incendi appiccati a cataste di legna, le tradizionali vampe di San Giuseppe.
Le operazioni si sono concentrate in diverse zone di Palermo, tra cui Brancaccio, Sperone, Zen e Borgo Vecchio.
Vampe di San Giuseppe: aggressioni ai soccorritori e tensioni con la polizia
Durante gli interventi, alcuni gruppi di ragazzi hanno lanciato pietre e bottiglie contro le squadre antincendio, che erano scortate dalla polizia per garantire la sicurezza.
Nonostante qualche tafferuglio, gli scontri sono stati meno violenti rispetto alla notte del 18 marzo, quando minorenni, incitati da adulti, hanno aggredito le forze dell’ordine con bottiglie di vetro, pietre, fumogeni e perfino bombe carta.
Danni a veicoli e rimozione di cataste pericolose
Nell’area del castello della Zisa, gli oggetti lanciati hanno colpito e danneggiato alcune auto parcheggiate.
Nei pressi dell’ospedale Civico, invece, sono state rimosse cataste di legna posizionate addirittura vicino alle fermate degli autobus, creando un rischio per la sicurezza pubblica.
Sgombero di un edificio con legna accatastata
Durante i controlli, le autorità hanno scoperto un edificio abbandonato chiuso con lucchetti, dove erano ammassate centinaia di porte, bancali, pedane e travi in legno, probabilmente destinate ad alimentare i falò illegali.
L’edificio è stato sgomberato per prevenire ulteriori incendi.
Operazioni di controllo e identificazione dei responsabili
Le attività delle forze dell’ordine sono state coordinate anche grazie al supporto aereo degli elicotteri dei Carabinieri e della Guardia di Finanza.
Gli agenti della polizia scientifica hanno documentato gli scontri con riprese video, fondamentali per individuare i responsabili delle aggressioni.
Alcuni mezzi delle forze dell’ordine hanno subito danni, mentre la squadra mobile ha già identificato alcuni giovani di età compresa tra i 18 e i 19 anni coinvolti nei disordini.