Tangenti nell’eolico, il Tribunale libera Paolo Arata: era agli arresti domiciliari

Tangenti nell’eolico, il Tribunale libera Paolo Arata: era agli arresti domiciliari

PALERMO – La quarta sezione del Tribunale di Palermo ha rimesso in libertà Paolo Arata, imprenditore genovese imputato di corruzione nell’ambito dell’inchiesta sulle tangenti nell’eolico in Sicilia.

Insieme a lui, i giudici hanno liberato anche Alberto Tinnirello, dirigente regionale. Paolo Arata, ex consulente della Lega per l’energia, è attualmente interessato da un divieto di dimora in Sicilia.

Stessa sorte toccata al figlio Francesco Paolo, sottoposto allo stesso obbligo pochi giorni fa. Per Tinnirello, invece, è stato decretato il divieto di dimora nella città di Palermo e, contestualmente, l’obbligo di risiedere in un comune diverso dal capoluogo siciliano, ma sempre sull’isola.



Nella vicenda è coinvolto anche Vito Nicastri, imprenditore di Alcamo considerato il “re dell’eolico” in Sicilia e ritenuto vicino a Matteo Messina Denaro.

Fonte foto: Ansa.it