Succede a Palermo e provincia: giovedì 2 febbraio POMERIGGIO

PALERMO – Ecco i fatti di cronaca più importanti accaduti in questo giovedì 2 febbraio pomeriggio a Palermo e provincia. 

Il Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia carabinieri di Bagheria e la Stazione di Ficarazzi, hanno tratto in arresto Vincenzo Pagano, di Bagheria. L’uomo aveva creato un allaccio abusivo alla linea elettrica che permetteva di alimentare la sua abitazione.

La messa in sicurezza dell’area da parte dei tecnici ENEL (che hanno accertato un danno di circa ottomila euro) è stata piuttosto ardua, poiché l’impianto artigianale di collegamento era stato occultato da una colata di cemento. Durante l’attività di perquisizione, i carabinieri hanno rinvenuto nel suo terreno diversi avanzi di autovetture, sia di carrozzeria sia meccanici, per i quali l’uomo non ha fornito una chiara versione dei fatti. La merce, che se venduta al “mercato nero” avrebbe potuto fruttare un guadagno fino a 30.000 euro, è stata recuperata e portata in un deposito e sottoposta a sequestro al fine di verificarne la reale provenienza. In sede di giudizio direttissimo presso il Tribunale di Termini Imerese, l’arresto è stato convalidato.

I carabinieri della Stazione di Piana degli Albanesi a seguito di un servizio svolto con l’ausilio di tecnici Enel, volto ad attenuare il fenomeno dei furti di luce, hanno tratto in arresto tre agricoltori che per alimentare la loro azienda, a conduzione familiare, avevano realizzato un allaccio abusivo alla rete elettrica pubblica. Si tratta di M.G., settantacinquenne, originario di Marineo, e i suoi figli G.G., trentottenne di Corleone e G.G., quarantaseienne di Marineo. In particolare, la loro azienda si compone di tre capannoni piuttosto grandi, uno devoluto alla produzione dei formaggi, uno contenente le stalle per i bovini (circa 100) e l’ultimo destinato alla conservazione della carne, quindi con una cella frigorifera di dimensioni notevoli. I cavi devoluti a trasportare la corrente in alcuni punti risultavano scoperti e quindi molto pericolosi, ed il danno arrecato all’Enel è di 3.500 euro solo negli ultimi 8 mesi.

Contestualmente è stato deferito in stato di libertà un quarto allevatore, M.D.G., sessantacinquenne, palermitano, che con un altro allaccio abusivo alimentava la propria abitazione. Per gli arrestati è stato disposto il regime degli arresti domiciliari in attesa del rito direttissimo. In quella sede il Giudice ha convalidato gli arresti.

Il malfunzionamento di una stufa elettrica ha innescato un incendio divampato all’interno di un’abitazione nel comune di Cerda. Le fiamme hanno allertato due passanti che sono riusciti a salvare i residenti, due anziani coniugi. L’intervento dei carabinieri ha permesso di placare le fiamme attraverso l ’utilizzo di mezzi estemporanei; i militari giunti si sono adoperati con estintori prontamente reperiti in alcuni esercizi commerciali nelle vicinanze e con secchi d’acqua, evitando che il fuoco coinvolgesse le altre stanze ed asportando, per precauzione, anche una bombola di gas dalla cucina. Le operazioni di totale spegnimento sono state completate dai Vigili del Fuoco di Termini Imerese. Nessun ferito tra i militari ed anche i due anziani coniugi rimanevano illesi. Lievemente intossicati invece, i due passanti trasportati all’ospedale di Termini Imerese. Il primo piano dell’immobile ha subito ingenti danni.