Succede a Palermo e provincia: 19 novembre POMERIGGIO

Succede a Palermo e provincia: 19 novembre POMERIGGIO

PALERMO – Ecco le operazioni più importanti condotte da carabinieri, polizia e vigili urbani a Palermo e provincia:

  • Sono in corso le indagini per identificare i tre giovani che sabato 10 novembre nelle prime ore del mattino hanno vandalizzato panchine e contenitori per i rifiuti in via Maqueda.  Il sistema di videosorveglianza del Comune grazie alle riprese ad alta risoluzione ricavate dalle telecamere posizionate nella zona hanno registrato le immagini del raid dei tre che in pochi minuti hanno distrutto un cassone cilindrico dei rifiuti in via Maqueda, all’altezza di via Ponticello, trascinandolo per una decina di metri; in seguito hanno ribaltato le panchine sulla sede stradale e poi ancora in prossimità di piazza Pretoria. Verso le 8, la segnalazione è arrivata alla centrale operativa della Polizia Municipale che ha attivato le maestranze “COIME” per ripristinare la situazione e avviare le indagini per identificare i responsabili del gesto. “È un inqualificabile gesto di inciviltà che non va lasciato impunito – dichiara il comandante Gabriele Marchese –  per i responsabili di simili gesti che minacciano la percezione della sicurezza non ci deve essere tolleranza. Il ricorso alla tecnologia ci dà la possibilità di monitorare il territorio in modo capillare”. Per il sindaco Leoluca Orlando, “il sistema di videosorveglianza installato dal Comune è uno fra più moderni e permette di fare riprese ad alta definizione, che rendono possibile la facile identificazione dei responsabili di reati. Uno strumento effettivo di repressione nei confronti degli incivili”;
  • Ieri mattina, i carabinieri della stazione di piazza Marina e del centro anticrimine natura di Palermo, sono stati impegnati in un servizio a tutela della fauna selvatica protetta nel mercato rionale di Ballarò. Tra le bancarelle, i carabinieri hanno scoperto varie gabbie con, complessivamente, 49 cardellini e un pettirosso. Gli esemplari sequestrati sono stati individuati quale specie particolarmente protetta dalla Convenzione Internazionale di Berna del 1979 che ha come oggetto la conservazione della vita selvatica e dei suoi biotopi in Europa. Tutti gli esemplari sono stati visitati da personale medico veterinario dell’Asp di Palermo e liberati in natura nel parco di Villa Giulia;

  • La Polizia di Stato, nell’ambito di mirate attività investigative finalizzate al contrasto dello spaccio di sostanze stupefacenti, ha arrestato un uomo, responsabile del trasporto di 300 chili di hashish. A procedere all’arresto gli agenti della sezione antidroga della squadra mobile di Palermo i quali, nei giorni passati, nell’ambito di aumentati controlli disposti dal questore in relazione al vertice internazionale per la Libia e in base a informazioni sul possibile arrivo di un ingente quantitativo di droga nella provincia palermitana, hanno individuato merce oggetto di trasporto sul cui contenuto nutrivano più di un dubbio. Durante le fasi della perquisizione, l’attenzione degli investigatori è stata attirata da un bancale in legno, alto e largo circa un metro e venti centimetri, garantito da una apposita copertura di legno e cartone con su scritto “FRAGILE”,  proveniente dalla Campania. La bolla relativa al bancale, immediatamente acquisita dagli agenti, faceva riferimento al trasporto di fantomatici vasi di terracotta artigianali ed era caratterizzata da alcune inesattezze e generiche indicazioni. Insospettiti dalle anomalie registrate, in realtà un goffo tentativo di fornire una parvenza di  regolarità alla spedizione, gli agenti hanno proceduto a ispezionare il contenuto del bancale e, sollevatone il coperchio in legno, di fatto un originale camuffamento, hanno fatto la straordinaria scoperta: 10 valige in juta, ciascuna delle quali contenente 3 confezioni termo-sigillate in plastica verde, con all’interno 10 panetti del peso di un chilo ciascuno, contenenti a loro volta 10 piattelle da 100 grammi ciascuna di hashish, per un totale complessivo di 300 chili circa. È stato arrestato l’interessato al trasporto e indagini sono in corso per far luce su altre, ipotizzabili, responsabilità. L’ingente quantitativo di stupefacente era tale da soddisfare le esigenze delle varie piazze di spaccio anche in ambito provinciale.