ALTAVILLA MILICIA – Col passare delle ore dalla strage familiare di Altavilla Milicia, sempre più dettagli agghiaccianti emergono fuori. Un lavoro duro e difficile, quello degli inquirenti, che devono fare i conti con un massacro senza precedenti.
La strage familiare di Altavilla
I tre omicidi non risalirebbero alla notte tra sabato e domenica; Kevin ed Emanuel, i figli di Giovanni Barreca di 16 e 5 anni, sarebbero stati uccisi venerdì scorso. La morte della moglie, invece, risalirebbe ad almeno dieci giorni fa. Antonella Salamone, di cui alcuni resti sono stati trovati nel giardino di casa, sarebbe stata uccisa per prima. Poi sarebbe toccato ai due ragazzini, addirittura incaprettati.
Tutti elementi, questi, che sembrano confermare la prima ipotesi lanciata dagli inquirenti subito dopo l’arrivo nell’abitazione della famiglia Barreca, dopo aver arrestato Giovanni a seguito della sua chiamata, che dietro ci sia la mano di una setta e di riti satanici.
Animali coinvolti nella mattanza
Nella mattanza sarebbe rimasto coinvolto anche un gatto. Secondo il racconto di un’animalista che conosceva la famiglia, dalla casa di Barreca è sparito un gatto che l’uomo gli aveva dato. Il micio, dunque, potrebbe essere stato utilizzato per un rito esoterico.
Una vicina di casa, tedesca d’origine ma residente ad Altavilla, ha raccontato che Giovanni Barreca le faceva paura. “Diceva che i gatti rappresentavano il diavolo, avevo paura che me li uccidesse“. E poi la Madonnina, e l’idea che Dio sia l’unico e solo. “Mi ha detto più volte di spegnere la luce di una Madonnina che ho in cortile, me l’ha lasciata più volte al buio“.
Un fanatico religioso, Giovanni Barreca, come è confermato anche dal profilo social in cui la parola di Dio viene prima di ogni cosa.
Il ruolo di due complici
Nel mirino degli investigatori anche due cani appartenenti a Massimo Caradente e Sabrina Fina. La coppia è al momento indagata: avrebbe aiutato Giovanni a compiere i tre omicidi. Agli inquirenti avrebbero ripetuto, in un lungo interrogatorio, che avrebbero soltanto “fatto del bene“. Pare che Giovanni avrebbe chiesto il loro aiuto per liberare la casa in cui la famiglia viveva da alcune presenze demoniache che si erano impossessate della moglie e dei due ragazzini. Intanto i due cani della coppia sono stati sequestrati e portati al canile municipale. Si trovavano nella loro villetta, in via degli Aranci, in condizioni pessime: non mangiavano da giorni.
I messaggi di Kevin ai compagni di scuola
Sconvolgenti anche le parole che vengono fuori dai messaggi che Kevin – il figlio di 16 anni – avrebbe inviato ad alcuni compagni di scuola del Liceo artistico “Renato Guttuso” che frequentava.
L’ultimo messaggio risalirebbe al 4 febbraio scorso. Un compagno di scuola racconta così: “Kevin scriveva che il suo fratellino di cinque anni gli diceva che c’erano i demoni in casa. Demoni che avrebbero ucciso e distrutto la loro famiglia. Mi aveva anche detto che erano entrate in casa due persone che, se non sbaglio, venivano chiamate fratelli di Dio”.
Ieri la scuola superiore frequentata dal ragazzino lo ha ricordato con un minuto di silenzio e un mazzo di fiori posato nel laboratorio artistico. Un professore ha anche realizzato un suo ritratto.
Kevin non andava a scuola da una settimana. Lo stesso Liceo è frequentato dall’unica sopravvissuta alla strage: la sorella di 17 anni. Adesso i riflettori sono puntati sulla ragazzina, ancora sotto shock per quanto accaduto. Da capire perché sia stata risparmiata e cosa sia accaduto fino alla chiamata di Barreca alle tre della notte tra sabato e domenica. Forse, la 17enne, è stata drogata.
In foto Giovanni Barreca