PALERMO – Ricorre oggi l’anniversario dalla strage di via D’Amelio, in cui perse la vita il giudice Paolo Borsellino e 5 componenti della sua scorta: Agostino Catalano, Emanuela Loi, Vincenzo Li Muli, Walter Eddie Cosina e Claudio Traina. Era il 19 luglio 1992 e sono passati, quindi, 29 anni da quell’episodio di stampo mafioso.
Simbolo della lotta alla mafia in Italia e a livello internazionale, Borsellino insieme a Giovanni Falcone, collega e amico d’infanzia a cui toccò la stessa sorte, lasciarono sicuramente il segno e, ancora oggi, sono due personalità di spicco difficili da dimenticare e che non devono essere cancellate dalla memoria di ciascuno.
“Se la gioventù le negherà il consenso, anche l’onnipotente e misteriosa mafia svanirà come un incubo“, diceva Borsellino che ha sempre creduto nei suoi ideali, fino alla fine.
Tanti gli eventi in programma a Palermo, tra cui la tradizionale fiaccolata che, per motivi legati alla pandemia, si svolgerà in forma “statica”. Alle 16,58, ora della strage, si osserverà un minuto di silenzio e a questo seguiranno interventi dei familiari delle vittime della strage di via D’Amelio e della mafia in generale.
E inoltre incontri, proiezioni per ricordare si svolgeranno durante tutta la giornata. Alle 18 il sindaco Leoluca Orlando darà alla Polizia di Stato la cittadinanza onoraria della città di Palermo e a consegnarla sarà il prefetto Lamberto Giannini, capo della polizia e direttore generale della Pubblica Sicurezza.
