Strage di Capaci, tracce di Dna e la perizia: “Forse una donna nel commando”

CAPACI – A oltre 25 anni dalla famigerata strage di Capaci in cui persero la vita il giudice Giovanni Falcone, la moglie Francesca Morvillo e i tre agenti della scorta, emergono nuovi particolari.

Tra i reperti recuperati dalla polizia scientifica ci sarebbero tracce di Dna riconducibili a una persona di sesso femminileUn elemento che fa pensare alla presenza di una donna all’interno dell’organizzazione che portò alla morte del magistrato divenuto simbolo della lotta contro la mafia.

Si tratta, più precisamente, di due guanti in lattice ritrovati a poca distanza dal luogo in cui è presente la voragine causata dal boato. Il perito incaricato dalla procura di Caltanissetta, che sta portando avanti le indagini, ha affermato di aver ritrovato le tracce genetiche di tre individui, tra i quali la componente femminile sembra essere la più evidente.

Così la procura del capoluogo nisseno ha disposto ulteriori accertamenti che potrebbero portare a nuovi sviluppi.