Stand Florio, restaurata la storica struttura progettata da Ernesto Basile

Stand Florio, restaurata la storica struttura progettata da Ernesto Basile

PALERMO – Ci siamo quasi: ancora qualche mese e lo Stand Florio, più comunemente noto ai palermitani come “Taverna del tiro al piccione” di via Messina Marine, tornerà agli antichi splendori. Questo infatti era l’uso che si faceva della struttura, costruita nel 1905 su progetto di Ernesto Basile, quando a frequentarla era la nobiltà palermitana che trovava nel tiro al piccione, appunto, la propria occasione di svago.

A darne notizia nel corso di una conferenza stampa l’Agenzia del Demanio e il Comune di Palermo, insieme al Soprintendente dei Beni Culturali, Lina Bellanca, e all‘amministratore unico della Stand Florio Unipersonale s.r.l., Fabio Vajana, che hanno espresso soddisfazione per il traguardo raggiunto. Queste le parole di Roberto Reggi, direttore dell’Agenzia del Demanio: “Finora la struttura è rimasta in uno stato di abbandono, preda in alcuni momenti di vicende legate alla criminalità e all’abusivismo. Se non si è proceduto prima a promulgare il bando per il restauro, ciò è dovuto a una vera e propria ‘via crucis’ burocratica, che ha sempre scoraggiato chiunque. Per fortuna negli ultimi due anni siamo riusciti a indire il bando e a completare gran parte dei lavori”.

A fargli eco il sindaco, Leoluca Orlando: “Non è un caso che questi lavori coincidano con l’anno in cui la città è Capitale della Cultura. È segno di una mentalità che cambia, di un modo di pensare rivolto non al presente, ma al futuro. Io ho dato vita a una business community, una comunità di imprenditori che sta già pensando alla Palermo del 2030 anno, in cui non sarò più sindaco”.

A restauro concluso,  si spera entro l’anno, lo Stand Florio sarà un contemporary hub, con un caffè letterario e una sala lettura nell’edificio principale. Il primo piano sarà adibito ad area espositiva temporanea, utilizzabile anche per set fotografici e piccoli eventi. Nel giardino storico si ospiterà, inoltre, un’arena per 300 posti e spazi per mostre temporanee, fiere e presentazioni. L’edificio secondario sarà invece dedicato alla ristorazione e alle cucine.