Sparò a ladro dopo violenta rapina in casa: noto gioielliere 87enne a processo per tentato omicidio

Sparò a ladro dopo violenta rapina in casa: noto gioielliere 87enne a processo per tentato omicidio

PARTINICO – Il 20 novembre del 2013, F. C., gioielliere di Partinico, sparò, ferendolo al polso, a uno dei ladri della banda che si era introdotta a casa sua per commettere una rapina.

A distanza di anni, l’uomo, oggi 87enne, sarà processato per tentato omicidio.

Secondo varie ricostruzioni, cinque rapinatori, travestiti da finanzieri e carabinieri, piombarono a casa sua all’alba suonando insistentemente al campanello e ordinandogli di aprire la porta dicendo che dovevano fare una perquisizione, esibendo persino un finto mandato.

Una volta entrati, attuarono il loro piano. I banditi tirarono fuori le pistole minacciando l’intera famiglia,  Buttarono a terra con violenza e ferirono la moglie, mentre il genero venne immobilizzato con delle fascette. I ladri, puntando la pistola alla testa della figlia, chiesero di andare in gioielleria. Quando venne fatto loro notare che bisognava passare dalla strada, desistettero e andarono via. Fu a quel punto che il gioielliere, si affacciò al balcone e, impugnando la pistola che deteneva regolarmente, sparò a uno di loro.

Secondo il giudice per le indagini preliminari Fabrizio Molinari, come riportato dal Giornale di Sicilia, quella non fu legittima difesa, come sostengono, invece, sia la procura che gli avvocati del gioielliere, Vincenzo Giambruno e Alessandro Martorana. Il giudice ha accolto l’opposizione del rapinatore ferito e ha disposto l’imputazione coatta per l’87enne.

A parere invece del pubblico ministero, in quel momento l’anziano credeva che i banditi stessero per dirigersi nella vicina gioielleria per rubare tutto.

Immagine di repertorio