Spaccio a Palermo: scoperta piantagione di marijuana, 75 piantine indoor e 2.590 euro in casa

Spaccio a Palermo: scoperta piantagione di marijuana, 75 piantine indoor e 2.590 euro in casa

PALERMO – Gli agenti di polizia hanno scoperto un’intensa attività di coltivazione e produzione di marijuana gestita da 3 giovani palermitani.

La Polizia di Stato, nell’ambito di specifiche attività di controllo del territorio volte al contrasto del traffico di droga nel capoluogo, ha arrestato in flagranza del reato di coltivazione e produzione di sostanze stupefacenti, i palermitani C.D., di 27 anni, C.A., di 32 anni e M.M., 18enne.

Gli arresti sono maturati nella zona di Boccadifalco, dove gli agenti del Commissariato di Pubblica Sicurezza “Porta Nuova”, nell’ambito di un’attività finalizzata al contrasto e alla prevenzione della spaccio di sostanze stupefacenti, hanno eseguito una perquisizione domiciliare in via Baida.

All’interno di un edificio, al cui ingresso era posta una telecamera di sorveglianza collegata a un televisore presente nella cucina dell’abitazione, è stata ritrovata una piantagione indoor con 75 piantine di marijuana, posta al secondo piano, mentre al terzo, dove era presente altro materiale per Ia produzione e coltivazione, è stato rinvenuto anche un sacco con all’interno circa 70 grammi di sostanza stupefacente del tipo marijuana, già essiccata e pronta per la cessione.

Nel corso della perquisizione è stata ritrovata anche una somma di denaro pari a 2.590 euro in banconote di piccolo taglio, verosimile provento dell’attività di spaccio.

All’interno dell’edificio si è riscontrata la presenza anche di due uomini, C.D., C.A. e di una ragazza, M.M., che gestivano l’attività di coltivazione e produzione dello stupefacente.

Gli agenti hanno richiesto l’intervento del personale ENEL che ha accertato anche il furto di energia elettrica, reato spesso associato alla presenza di serre indoor, in ragione degli alti costi di gestione di una siffatta, illecita attività che richiede preparazioni e “cure” ininterrotte.

Pertanto, i tre sono stati arrestati in flagranza di reato. L’autorità giudiziaria ha convalidato il provvedimento restrittivo.