PALERMO – In numerose scuole secondarie di secondo grado tra Palermo e provincia su un campione di 1.470 giovani, più di un adolescente su cinque ha risposto a un sondaggio sul tema della nutrizione e dei disturbi alimentari.
Si tratta di casi per i quali un intervento preventivo permetterebbe di evitare l’evoluzione di problemi come per esempio all’anoressia o la bulimia.
Il dato statistico è emerso dal questionario sottoposto agli studenti di scuole superiori di Palermo e provincia nell’ambito di una ricerca condotta grazie a un lavoro sinergico tra l’ordine degli psicologi della Regione siciliana, il dipartimento di scienze psicologiche, pedagogiche, dell’esercizio fisico e della formazione dell’università degli studi di Palermo e l’istituto per la ricerca e l’innovazione biomedica del consiglio nazionale delle ricerche. I dati sono stati presentati all’Ars.
“Un soggetto su cinque – dichiara Salvatore Gullo, professore di psicologia clinica di Unipa che ha condotto la ricerca insieme alla dottoressa Silvia Ruggeri del Cnr – può essere considerato potenzialmente a rischio“.
“Il 10% dei partecipanti – sottolinea – ha ottenuto punteggi tipici dei soggetti che hanno dei disturbi alimentari. I risultati sono andati oltre le aspettative ed è la ragione per cui consideriamo allarmanti questi numeri. Circa il 40% dei giovani intervistati – prosegue il professore Gullo – aveva un Imc al di sotto o al di sopra della soglia del range normopeso. Di questi, il 10% addirittura si trovava al di sotto del 17,5 che indica invece una condizione di sottopeso già preoccupante”. Secondo la presidente dell’Ordine degli psicologi della Regione siciliana, Gaetana D’Agostino, la ricerca condotta in sinergia con Unipa e Cnr “introduce alcune interessanti novità su un fenomeno che coinvolge sempre più frequentemente anche preadolescenti e bambini rappresentando un’enorme sfida per la salute pubblica. Stando agli ultimi dati ministeriali, in Sicilia le persone affette da disturbi dell’alimentazione sono aumentate del 30% rispetto al 2018“.
Il 15 marzo si è celebrata la Giornata Nazionale del fiocchetto lilla per ricordarci non solo la lotta contro i disturbi alimentari ma ci ricorda che le persone che combattono contro un DCA meritano attenzione, rispetto e cura da parte delle persone, della società e del sistema sanitario in generale.
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