PALERMO – Nelle prime ore della mattina, i carabinieri del Comando Provinciale di Palermo hanno eseguito un ordine di custodia cautelare agli arresti domiciliari nei confronti di Claudio Gangi, 56 anni, impiegato presso il Tribunale di Sorveglianza di Palermo, reo di aver commesso, nell’ambito dell’attività di servizio svolta, i reati di induzione indebita a dare o promettere utilità, accesso abusivo ad un sistema informatico e millantato credito.
Le indagini, coordinate dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Palermo, Procuratore Aggiunto Dott. Bernardo Petralia e Sostituto Procuratore Dott.ssa Francesca Mazzocco, e avviate alla fine di agosto 2015, hanno documentato i rapporti frequenti e confidenziali dell’uomo con vari pregiudicati residenti a Palermo e con i relativi familiari, ai quali, in almeno due casi, lo stesso ha fornito informazioni acquisite del sistema informatico del Tribunale di Sorveglianza dietro il pagamento di somme di denaro.
Inoltre, l’impiegato, si è introdotto nel sistema informatico dell’Anagrafe per carpire almeno un indirizzo anagrafico millantando credito presso un funzionario dell’UNEP (ufficio notificazioni, esecuzioni e protesti) di Palermo, facendosi promettere del denaro dal titolare di un’attività commerciale.
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