PALERMO – Tempi duri per chi guarda i programmi criptati di Sky senza pagare il canone: si rischia il carcere e una salata multa.
Per la cassazione penale con la sentenza 46443/17, pubblicata oggi, dev’essere sanzionata penalmente ai sensi dell’articolo 171 octies della legge sulla protezione del diritto d’autore, la condotta di chi installa in casa un decoder collegato alla Lan domestica e all’impianto satellitare così da rendere visibili i canali televisivi dell’emittente a pagamento in assenza della smart card originale.
Il reato si concretizza con qualsiasi modalità venga elusa la protezione dei programmi criptati perché ciò che conta è l’intento fraudolento di chi vuole godere della visione senza pagarne i servizi.
I giudici della terza sezione penale della Corte Suprema hanno confermato la duplice condanna inflitta sia in primo grado dal Tribunale di Palermo che dalla Corte d’appello del capoluogo siciliano nei confronti di un cittadino che si era difeso anche davanti alla Cassazione, ritenuto colpevole di essersi collegato alla rete e al satellite senza smart card originale. L’uomo è stato condannato a quattro mesi di reclusione e duemila euro di multa.
Per Giovanni D’Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti”, si tratta di una sentenza esemplare che costituisce un precedente che desterà senz’altro allarme tra quanti continuano con svariati sistemi a decriptare il segnale delle TV a pagamento. Alla fine è sempre meglio evitare di continuare con queste prassi per evitare che la fedina resti macchiata in conseguenza di un fatto che purtroppo è percepito da tanti come completamente inoffensivo e non degno di comportare addirittura una condanna penale.



