Simona Cinà sarebbe morta per annegamento: i primi risultati dell’autopsia

Simona Cinà sarebbe morta per annegamento: i primi risultati dell’autopsia

BAGHERIA – Simona Cinà, la giovane pallavolista di Capaci trovata senza vita sabato scorso nella piscina di una villa a Bagheria, sarebbe morta per annegamento. È quanto emerge dai primi risultati dell’autopsia eseguita nelle scorse ore.

La ragazza, 20 anni, si trovava nella villa per partecipare a una festa di laurea organizzata da due amici. Il suo corpo era stato scoperto nella piscina, facendo immediatamente scattare l’allarme e l’avvio delle indagini da parte delle autorità competenti.

L’esame medico-legale avrebbe escluso l’ipotesi di un infarto o di patologie congenite. Nei polmoni della giovane è stata riscontrata la presenza di acqua, confermando l’ipotesi di annegamento. Resta però da chiarire cosa abbia determinato la perdita di coscienza o l’impossibilità di riemergere.

Non è escluso che la ragazza possa aver avuto un malore improvviso, oppure che possa aver assunto – anche in modo involontario – sostanze come alcol o droga. A tal proposito, sarà necessario attendere i risultati degli esami tossicologici per fare piena luce sull’accaduto.

Al momento, l’orario preciso del decesso non è stato ancora stabilito. Le indagini proseguono per ricostruire nel dettaglio quanto accaduto in quelle drammatiche ore.