PALERMO – Prevista la ripartenza delle attività di estrazione del sale in Sicilia dopo che il Dipartimento regionale dell’Energia ha pubblicato due bandi di gara al fine di assegnare la concessione mineraria per la coltivazione di sali alcalini a Salina-Pioppo, un’area di 282 ettari tra Nicosia (Enna) e Sperlinga (Enna) e a Casa Ranieri, area di 286 ettari a Mussomeli (Caltanissetta).
Più nel dettaglio, nel primo giacimento dell’Ennese si stima la presenza di circa 942 milioni di tonnellate di salgemma di cui circa 150 milioni di tonnellate sfruttabili, invece, nel giacimento di Mussomeli si stimano 309 milioni e mezzo di tonnellate di salgemma di cui circa 77 milioni di tonnellate sfruttabili.
Le procedure aperte, pubblicate a prima del direttore generale Salvatore D’Urso, sono state prontamente pubblicate sulla Gazzetta Ufficiale regionale.
Le gare saranno aggiudicate secondo il principio dell’offerta più vantaggiosa. I criteri che verranno valutati saranno tecnici qualitativi mentre il prezzo rappresenta il costo fisso dei canoni minerari da dover corrispondere all’amministrazione e quest’ultimo non è suscettibile a ribasso.
La durata delle concessioni sarà stabilità dall’amministrazione in base agli interventi e comunque per un massimo di 30 anni.
Sulla pubblicazione di tale bando per le concessioni la Presidenza della Regione Siciliana ha affermato che dopo anni si potrebbe dunque creare nuova occupazione diretta e indotta nel settore.
Fonte immagine Magazine Le vie dei tesori