Settore agrario in crescita, qualità dei prodotti sempre più alta: grande successo della Sicilia e dell’Italia nel mondo

Settore agrario in crescita, qualità dei prodotti sempre più alta: grande successo della Sicilia e dell’Italia nel mondo

PALERMO – Basta pronunciare la parola “Sicilia” per evocare immagini suggestive di vegetazione rigogliosa, di deliziosi prodotti tipici e di specialità gastronomiche di grande qualità.

Non è quindi una sorpresa che il nome dell’isola ricorra più volte all’interno del report annuale Istat “I prodotti agroalimentari di qualità DOP, IGP, STG” relativo al 2017.

Nel complesso, il Mezzogiorno ha riportato l’aumento più consistente di produttori di alimenti di alta qualità legalmente riconosciuti (+7,3% rispetto al 2016, una percentuale importante se si considera il dato negativo registrato al Nord, del -2,8%).

Il settore primario è stato senza dubbio fortemente rivalutato negli ultimi anni, in Italia più che nel resto d’Europa e del mondo: per i giovani adulti, in particolare nelle Isole e nelle aree delle grandi pianure, spesso rappresenta un’occasione per crearsi un futuro stabile in una terra in cui la crisi economica ha avuto un effetto devastante sulla fiducia dei ragazzi nella possibilità di avere un lavoro garantito.

E la positività dei nuovi agricoltori è sicuramente ben ripagata: secondo gli ultimi dati, infatti, il Bel Paese si è confermato primo in tutta l’Unione Europea per numero di riconoscimenti Dop (Denominazione di Origine Protetta), Igp (Indicazione Geografica Protetta) e Stg (Specialità Tradizionale Garantita) con ben 295 prodotti di qualità accertata. Di questi, più della metà si troverebbero distribuiti tra Sardegna, Toscana e Trentino Alto Adige e il 18% della restante parte in tre regioni: Lombardia, Emilia-Romagna e Sicilia.

L’isola mediterranea, inoltre, si classifica terza a livello nazionale per numero di prodotti Dop e Igp (13,3%), certificazioni per lo più assegnate a prodotti ortofrutticoli e alle olive (prodotto tipico siciliano), preceduta solo da Toscana (30,3%) e Puglia (17,8%).

Nel report si legge: “Si conferma la netta prevalenza della melicoltura in Trentino Alto Adige, dell’olivicoltura da olio in Toscana, Puglia e Sicilia e dell’ortofrutta in Sicilia ed Emilia Romagna”. Olive (l’aumento della superficie olivicola è uno dei dati più interessanti del nuovo report Istat), produzione di agrumi e ortaggi di varia natura sembrano quindi rimanere il fiore all’occhiello dell’economia regionale, essendo frutto di una tradizione secolare e unica nel suo genere.

Importante anche la coltivazione dei cereali: altro terzo posto in Italia per la Sicilia, battuta solo da Trentino Alto-Adige ed Emilia Romagna.

Un altro trend positivo sarebbe stato registrato nel settore delle imprese di trasformazione dei prodotti primari: la Sicilia ne possiede ben 276 (solo 3 in meno rispetto alla Puglia, ma ancora piuttosto lontana dal record della Toscana con le sue 824 imprese).

Il territorio siciliano ha anche un primato: con ben 30 prodotti agroalimentari certificati, l’isola si classifica sopra la Campania (23), la Puglia, la Calabria e tutte le regioni del Mezzogiorno d’Italia.

Tra gli alimenti di alta qualità della Sicilia spiccano senza dubbio: l’arancia rossa, uno dei simboli dell’isola a livello globale, l’olio extravergine d’oliva, il pistacchio verde di Bronte (provincia di Catania), il pomodoro di Pachino (provincia di Siracusa), il pecorino siciliano, i fichi d’India dell’Etna e di San Cono (nel capoluogo etneo) e la pesca di Leonforte (provincia di Enna). Ovviamente, non si tratta di una lista completa ma solo di alcuni prodotti più conosciuti e rappresentativi dei meravigliosi risultati del settore agrario in Sicilia.

La garanzia della qualità dei prodotti siciliani è una notizia decisamente positiva e spinge la popolazione a rivalutare le grandi possibilità del territorio italiano, dove da tempo si dibatte sull’effetto dell’importazione di prodotti a basso costo (ma talvolta di qualità inferiore o non eguale) da altre aree dell’UE e del mondo.

Visti i risultati ottimi del report Istat, sembra che la Sicilia e l’Italia intera potrebbero continuare a rimanere al primo posto nella produzione e nell’esportazione di alimenti di grande qualità e a trionfare in tutte le attività legate al settore primario, a prescindere dalla concorrenza e dalle ipotesi pessimiste sul futuro dell’economia.

Immagine di repertorio