Sequestrati beni per 1 milione di euro a Tommaso Lo Presti, esponente di Porta Nuova

Sequestrati beni per 1 milione di euro a Tommaso Lo Presti, esponente di Porta Nuova

PALERMO – Questa mattina, i carabinieri del comando provinciale di Palermo hanno eseguito un provvedimento emesso da parte del Tribunale di Palermo.

La procura ha disposto, infatti, un sequestro beni per un valore complessivo di circa un milione di euro a carico di Tommaso Lo Presti, detenuto nel carcere di Voghera in quanto arrestato a seguito dell’operazione “IAGO”, verificatasi nel 2014, con la quale erano stati tratti in arresto numerosi esponenti dell’organizzazione mafiosa di Porta Nuova.

Le indagini patrimoniali sono avvenute in seguito alla operazione di polizia giudiziaria con cui si dimostrò che il Tommaso Lo Presti aveva rivestito il ruolo di vertice del mandato mafioso, dirigendone le dinamiche con particolare riferimento alle attività estorsive, al traffico di sostanze stupefacenti, nonché alla gestione illegale di giochi e scommesse.

Per tale ragione, l’arrestato è stato condannato in primo grado dal Tribunale di Palermo alla pena di 12 anni di reclusione, pena poi confermata con sentenza della Corte D’Appello di Palermo.

Durante le indagini, gli agenti hanno dimostrato l’esistenza di beni immobiliari appartenenti all’uomo, ma di fatti intestati a terze persone, al fine di nascondere la riconducibilità diretta e così scongiurare l’eventualità di un sequestro patrimoniale.

La complessa attività investigativa ha così consentito di sequestrare un patrimonio illecitamente accumulato costituito dai seguenti beni:

  • complesso dei beni aziendali riconducibile all’impresa individuale con attività di autoriparatore, con sede a Palermo;
  • un magazzino ubicato a Palermo, dove si svolge l’attività connessa alla suddetta impresa individuale;
  • un’abitazione nel palermiano;
  • 2 rapporti bancari, intestati alla coniuge.

I carabinieri di Palermo, a seguito dell’ ordine di esecuzione per la carcerazione, emesso dalla procura generale della Repubblica presso la Corte d’Appello di Palermo, hanno tratto in arresto:

  • Tommaso Di Giovanni, 51enne nato a Palermo, con una pena di 8 anni, 5 mesi e 10 giorni;
  • Calogero Lo Presti, 65enne nato a Palermo con una pena di 9 anni e 4 mesi.

I predetti erano già stati tratti in arresto già nel 2011, nell’ambito dell’operazione “Pedro” in quanto ritenuti elementi di vertice del mandamento mafioso di Palermo e per aver preso parte alle attività delittuose dell’organizzazione mafiosa.

Tommaso DI Giovanni è stato dunque portato al carcere “Pagliarelli” di Palermo, mentre Calogero Lo Presti è stato associato al carcere di Reggio Calabria.