Senatore condannato per mafia, Corte di Strasburgo ammette ricorso per riottenere vitalizio

Senatore condannato per mafia, Corte di Strasburgo ammette ricorso per riottenere vitalizio

PALERMO – I giudici della Corte europea dei diritti dell’uomo di Strasburgo hanno ritenuto ammissibile e, quindi, procederà alla valutazione, il ricorso dell’ex sentore palermitano, Vincenzo Inzerillo.

Il senatore Inzerillo, condannato per concorso esterno in associazione mafiosa e privato per tale ragione del vitalizio, chiede alla Corte di Strasburgo che gli venga restituito il vitalizio, sostenendo che è stata applicata a lui, in maniera retroattiva, una legge che lo penalizza è che lo priva di una fonte di sostentamento.

Si configurerebbe, così, una possibile natura discriminatoria del trattamento riservato ai parlamentari rispetto a chi copre altri funzioni pubbliche.

Vincenzo Inzerillo, che è anche uno dei “fratelli minori di Contrada”, ha presentato, sempre alla Corte di Strasburgo, un ricorso separato per l’annullamento della sentenza di condanna per concorso esterno. Questa richiesta si basa sui principi applicati all’ex numero tre del Sisde: in sostanza il reato di concorso esterno non era chiaramente configurato quando sarebbe stato commesso.