Nuovo sbarco: arriva nave con 770 persone. Dall’inizio dell’anno 62 mila migranti in Sicilia

PALERMO – Ennesimo sbarco in Sicilia. Stamattina a Palermo, infatti, è arrivata la nave norvegese “Simpilot” con a bordo 770 migranti intercettati nel canale di Sicilia provenienti da Nigeria, Eritrea, dal Sudan, Pakistan, Camerun, Siria, Libia, Marocco, Bangladesh, Senegal e Costa d’Avorio. Ad accoglierli un dispositivo del quale fanno parte personale UNHCR, medici della Croce Rossa e dell’Azienda sanitaria provinciale, oltre alle forze dell’ordine. 

Dall’inizio dell’anno sono circa 62.000 i migranti giunti via mare fra i quali almeno 5.914 minori (3779 non accompagnati), provenienti principalmente da Siria, Eritrea e Somalia. Per questo motivo l’associazione internazionale “Save the Children”, ha deciso di ampliare e rafforzare l’aiuto ai minori migranti in arrivo in Italia aprendo per loro in Sicilia “spazi a misura di bambino e adolescente” nelle zone di sbarco e all’interno delle strutture all’occasione utilizzate per la primissima accoglienza dei minori stranieri non accompagnati. Saranno aree dove giocare, socializzare, recuperare un senso di normalità, in un ambiente sicuro e “child friendly” e dove i giovani migranti potranno trovare protezione dal rischio di abusi e sfruttamento, sostegno educativo, informazioni sui loro diritti e l’opportunità di far sentire la loro voce attraverso attività di partecipazione.

I minori migranti che quotidianamente incontriamo e aiutiamo sin dal momento del loro arrivospiega Raffaela Milano, direttore Programmi Italia-Europa Save the Childrenci raccontano di viaggi sempre più duri e drammatici, che spesso includono l’attraversamento del deserto o di zone in guerra, prima del rischiosissimo tragitto via mare”. Durante questi viaggi fronteggiano situazioni terribili: disidratazione, malnutrizione, rapimenti, detenzione, torture, schiavitu’, traffico, abusi sessuali. Molti bambini, conclude, “sono traumatizzati quando arrivano da noi. Per questo abbiamo deciso di avviare delle attività educative e ludico-ricreative con gli “spazi a misura di bambino”, che potranno aiutarli a riacquistare un senso di normalità ed esprimere le loro emozioni“.