PALERMO – L’ex responsabile della gestione dei beni sequestrati alla mafia a Palermo, Silvana Saguto, ha rotto il silenzio ed ha fatto dei nomi.
Saguto imputata per aver gestito i beni in modo “allegro” con familiari e amici,e con una richiesta di radiazione a carico da parte del Consiglio superiore della Magistratura, ha deciso di dare nomi e cognomi di colleghi e amici.
L’ex responsabile ha spiegato che all’interno della sezione, lavoravano figli di molti giudici, inoltre, Saguto ha giustificato gli 800 incarichi di suoi marito nella procura e al tribunale,e quelli dei suoi colleghi, spiegando che la legge dichiara che gli amministratori giudiziari devono essere persone di fiducia e che quindi le persone più di fiducia sono i parenti.
Il magistrato non si è fermato solo ai nomi dei colleghi, ma ha accusato anche i fratelli Borsellino dicendo che non ha mai amato il loro comportamento perché mandavano gli agenti a ritirare le scarpe e perché non hanno mai saldato 15 mila euro di spesa in un supermercato.
Poi ha concluso dichiarando che si sente vittima di un errore giudiziario, ma che questo non accadrà.