PALERMO – Il boss di Brancaccio, Giuseppe Graviano, si trova recluso all’Ucciardone, da 26 anni in regime di “carcere duro” e, in videoconferenza al processo in Corte d’Assise tenutosi a Reggio Calabria contro la ‘ndrangheta, ha dichiarato di aver concepito suo figlio approfittando della distrazione degli agenti.
Questo è quanto ha affermato l’ex boss del mandamento Palermitano di Brancaccio. Ma non è tutto: proprio Graviano ha aggiunto che sulla procedura di concepimento è stato “istruito” da un ginecologo, di cui però non fa – e non vuole fare – il nome.
Nonostante, infatti, il Procuratore abbia tentato di spingersi oltre con le domande, l’ex boss non ha aggiunto altro e non ha fornito chiarimenti extra.
Dalle intercettazioni, però, si può sentire che Graviano ha raccontato al suo compagno di cella che, per concepire il figlio, la donna si nascondeva tra la biancheria e dormivano nella stessa cella, nonostante avesse paura di essere scoperto.
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