CAMPOFELICE DI ROCCELLA – Il deputato regionale Salvatore Geraci ha reagito alla notizia di una rissa che si è verificata durante una partita di calcio giovanile tra Sporting Termini e Fincantieri a Campofelice di Roccella, in provincia di Palermo.
Ha espresso la sua forte condanna per l’aggressione e ha mostrato la sua vicinanza alle vittime. Inoltre, l’onorevole di Sicilia Vera Sud Nord ha espresso la propria condanna per questo episodio e ha sottolineato che lo sport dovrebbe essere incentrato su una sana competizione rispettosa delle regole e dei comportamenti leali.
“Quanto avvenuto lancia un grave allarme di tipo sociale – sottolinea Geraci – e bisogna intervenire affinché episodi del genere non si ripetano. Al di là dell’eventuale penalizzazioni che verranno adottate, bisogna lavorare in modo sinergico affinché la violenza sia estirpata dalla cultura in generale, tanto più quando si parla di ragazzi che disputano una partita di calcio“.
“È triste dover accomunare le parole violenza a quella del gioco. Lo è ancor di più se si pensa che i protagonisti sono tutti ragazzi delle giovanili. C’è tanto lavoro da fare. Non mi tiro indietro perché la cultura della non violenza è una responsabilità di tutti noi”, conclude.
Il reato di rissa è un illecito penale previsto dal codice penale italiano che consiste nella partecipazione attiva a una lite violenta che provoca offesa a persone o danneggiamento di proprietà.
La rissa è considerata un reato di pericolo per la pubblica incolumità e per la sicurezza pubblica.
Può essere commessa in luoghi pubblici o privati, e i partecipanti possono essere anche molte persone. Sebbene sia un reato comune, la rissa può avere conseguenze gravi per tutti i partecipanti e può essere punita con sanzioni penali severe, come ad esempio la reclusione o la multa.
Per quanto riguarda la punibilità, la rissa viene considerata un reato solo se viene commessa con violenza o minaccia, o se comporta l’uso di armi o strumenti pericolosi. In tal caso, la pena prevista è la reclusione fino a tre anni o la multa. Se, invece, la rissa viene commessa senza l’uso di armi o strumenti pericolosi, ma comunque con violenza, la pena prevista è la reclusione fino a un anno o la multa.
Per quanto riguarda la prova del reato, il pubblico ministero deve dimostrare che vi è stata effettivamente una lite violenta, che vi è stata la partecipazione attiva di almeno una delle parti e che sono state causate offese o danni. Questo può essere dimostrato attraverso testimonianze, registrazioni audio o video, foto, rapporti di polizia, etc.
In sintesi, il reato di rissa è un illecito penale che può avere conseguenze gravi per tutti i partecipanti. È importante evitare di partecipare a liti violente e, in caso di coinvolgimento, è importante rivolgersi immediatamente a un avvocato per ottenere una difesa efficace.
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