PALERMO – Ieri, domenica 22 maggio, un’invasione pacifica di ragazzi ha rianimato la pista di pattinaggio abbandonata in via Giuseppe Mulè a Palermo. La pista, uno dei pochissimi spazi di aggregazione del quartiere Villa Tasca, dopo un breve periodo di gestione da parte di volontari, da più di un anno è tornata a disposizione del Comune e, dopo un paio di mesi di apparente attenzione, è stata nuovamente abbandonata a se stessa. Qualche mese fa vandali hanno approfittato della mancanza di custodia e l’hanno devastata arrivando a distruggere e dar fuoco ai servizi igienici.
“Questo evento di riqualificazione – ci dice Luca Reina, consigliere della quarta circoscrizione – è stato organizzato dai tanti ragazzi palermitani che, giornalmente, non riescono ad usufruire di tutti gli spazi abbandonati e lasciati all’incuria. Una risposta concreta all’Amministrazione Comunale che ha deciso di prendere possesso di questa pista per poi abbandonarla. Io, insieme ai consiglieri Mancuso e Tuzzolino e con il grande lavoro giornaliero di tutti i ragazzi che hanno partecipato all’iniziativa, mandiamo un segnale netto all’amministrazione: ridate la pista al quartiere Villa Tasca. Dopo una settimana di pulizia e riqualificazione volontarie, domenica 22 si sono svolte esibizioni di skate, roller derby e graffiti, che hanno reso vivo e colorato un posto precedentemente abbandonato. Chiediamo con grande impegno all’amministrazione di attuare i lavori di sistemazione del luogo per poi poterlo affidare a tutti quei ragazzi che desiderano renderlo vivo e attivo giornalmente, soprattutto tramite iniziative culturali, sportive e artistiche come questa”.
In molti hanno presenziato all’evento, non solo ragazzi del quartiere ma tanti writers, skaters, famiglie con bambini venuti a sostenere l’operazione e la squadra di roller derby delle Poison Kittens; mentre i graffitari decoravano i muri perimetrali con le loro creazioni, sulla pista si sono alternate gare di skate ed acrobazie e una partita dimostrativa di rollerderby, in un clima di festa e partecipazione. I ragazzi hanno dato prova di capacità organizzativa e senso civico e seppur stanchi a fine giornata si sono premurati di pulire a fondo per lasciare fruibile lo spazio.
A quanto pare, da tempo si sta valutando cosa fare della pista: se il Comune sia in grado di gestirla direttamente o se affidarla a qualche privato, lasciando aperto il dibattito se in questo caso si possa garantire un servizio senza gravare sulle casse comunali o se non si perda così il senso di uno spazio pubblico. L’alternativa potrebbe essere appunto quella di affidarne la gestione ad un collettivo di associazioni sportive e volontari, nello spirito delle pratiche dal basso virtuose che in più occasioni questa amministrazione ha dichiarato di sostenere.
Davide Bologna