Rifiuti a Palermo, Occhipinti: “Via Montepellegrino è una discarica”

Rifiuti a Palermo, Occhipinti: “Via Montepellegrino è una discarica”

PALERMO – La gestione dei rifiuti e soprattutto la pulizia delle strade, almeno per quanto riguarda alcune zone di Palermo, sembrano essere diventati problemi insolubili. Via Montepellegrino, ad esempio, pare che difficilmente possa essere ammirata in condizioni decorose; a segnalarlo, anche con una certa veemenza, è Filippo Occhipinti.

L’esponente di IdV ha infatti affermato: “Via Montepellegrino è una discarica, la spazzatrice passa altrove. Chiedo da diverso tempo una maggiore attenzione per la zona davanti al mercato ortofrutticolo di via Montepellegrino, divenuta una discarica a cielo aperto a causa dei tanti operatori, molti dei quali abusivi, che la rendono un tappeto di rifiuti con tanto di odori insopportabili e percolato. Insomma, una vera e propria emergenza sanitaria“.

Appare indubbio che la mancata pulizia di una strada, di un quartiere o addirittura di una discreta porzione della città rappresenta un problema per chi lì vive e lavora: salute e decoro infatti vengono lentamente minacciati dall’incombere dei rifiuti all’interno dei centri abitati. Per questo motivo la protesta di Filippo Occhipinti si è nel tempo inasprita: “Ho chiesto diverse volte al presidente della Rap, al sindaco e all’assessore competente di intervenire. Il consiglio ha anche approvato una mozione in tal senso e mi era stato detto che con le nuove spazzatrici il problema sarebbe stato risolto. Ma nulla è cambiato, anzi forse la situazione è addirittura peggiorata: la spazzatrice opera due volte a settimana tra via Marchese di Villabianca, via Duca della Verdura e piazza Caponnetto, lambendo beffardamente la discarica del mercato che resta intatta. Delle due l’una: o siamo di fronte a una totale incapacità oppure si vuole tenere la zona del mercato così com’è. È necessario un servizio di pulizia almeno trisettimanale in tutto il quartiere. Se non ci riescono, il sindaco e il presidente Rap facciano un passo indietro“.

Si attende adesso una replica o, preferibilmente, l’invio puntuale delle spazzatrici.