Recuperato prezioso dipinto del “manierismo” siciliano rubato, ritorna alla parrocchia: denunciato un uomo per ricettazione

PALERMO –  I carabinieri del Comando Tutela Patrimonio Culturale recuperano un prezioso dipinto, rubato nel 1982 dalla chiesa di San Domenico di Castelvetrano, in provincia di Trapani.

I carabinieri del Nucleo Tutela Patrimonio Culturale di Palermo coadiuvati dal Comando Compagnia Carabinieri di Castelvetrano, al termine di un’indagine coordinata dalla Procura della Repubblica di Palermo, hanno restituito a Don Giuseppe Undari, parroco della chiesa di San Domenico un prezioso dipinto, olio su tela, risalente al XIX secolo, raffigurante “Visitazione della Madonna”.

Il recupero è frutto del costante monitoraggio del mercato antiquariale effettuato dai carabinieri del TPC. In particolare, confrontando le immagini e i dati riguardanti le opere presenti nel catalogo di una casa d’aste palermitana con quelle contenute all’interno della “Banca Dati dei Beni Culturali illecitamente sottratti” (gestita dal Comando Tutela Patrimonio Culturale), i militari dell’Arma hanno focalizzato l’attenzione su un dipinto di provenienza sospetta. I successivi accertamenti hanno permesso di confermare che si trattava proprio del quadro rubato. Dalle indagini non sono emerse responsabilità a carico della casa d’aste che, in qualità di mandatario, aveva posto in vendita il dipinto per conto di un uomo, denunciato per ricettazione.

Dopo anni, il quadro ritorna al proprio posto restituendo alla chiesa castelvetranese una significativa tessera dell’identità culturale e artistica di una delle più antiche chiese di Castelvetrano, le cui origini risalgono al XV secolo. La chiesa decorata con stucchi e affreschi di pregevole fattura eseguiti da Antonino Ferraro da Giuliana. E’ un’opera fondamentale per la storia dell’architettura in Sicilia; costituisce, infatti, uno degli esempi più significativi di quel manierismo siciliano che preannuncia l’imminente Barocco. Il quadro è stato già restituito alla parrocchia di “San Domenico”.

L’operazione si inquadra nel contesto di una sinergica collaborazione tra il Comando TPC, l’Arma Territoriale e le Diocesi per una efficace tutela del patrimonio culturale ecclesiastico, con la restituzione alla collettività di quelle opere che ne costituiscono l’identità locale.