PALERMO – Dati preoccupanti emergono dalla relazione del presidente della Corte d’appello di Palermo, Matteo Frasca, che verrà presentata durante l’inaugurazione dell’anno giudiziario prevista per domani.
Pare che nel 2017 il numero di omicidi nel distretto della Corte d’appello di Palermo sia raddoppiato, con 100 omicidi commessi rispetto ai 44 dell’anno precedente. Quelli tentati, sempre in aumento, subiscono un incremento più moderato del 30%.
Frasca pone l’attenzione, in particolare, sui dati riguardanti il femminicidio: 11 i casi di omicidio consumato (3 nel 2016) e 19 i casi di omicidio tentato (7 nel 2016) nel distretto.
Raddoppiate anche le denunce per omicidi colposi per violazione delle norme antinfortunistiche (+112%), mentre sono diminuite quelle riguardanti gli omicidi colposi per violazione delle norme sulla circolazione stradale (-19%) e quelli di lesioni colpose (-16%).
Frasca è poi intervenuto sulla questione mafia, dicendo che sarebbero stati sufficienti un paio di anni di “minore attenzione” nei confronti del fenomeno della criminalità organizzata da parte dello Stato per consentire all’associazione di ripristinare l’inaudita forza criminale manifestata sino agli anni 90.
Frasca ricorda il pericolo rappresentato dal ritorno in libertà di “diverse figure storiche o, in ogni caso, di sicuro prestigio criminale nell’ambito associativo“, fenomeno che riguarda diversi “mandamenti” di Palermo e la scelta di diversi clan di “accordarsi” tra loro per la gestione di singoli problemi: come quelli relativi ai traffici di droga.