PALERMO – Botte e minacce ai familiari per delle questione ereditarie, arrivando a prendere a pugni uno zio e il nonno.
È questa l’accusa contestata dalla polizia a un 20enne di Palermo nei cui confronti il gip, su richiesta della Procura, ha emesso la misura cautelare del divieto di avvicinamento, con applicazione del braccialetto elettronico.
Il giovane è indagato di maltrattamenti, lesioni personali aggravate e porto d’armi illegale.
La misura restrittiva, emessa su richiesta dipartimento violenza di genere, violenza domestica e tutela delle vittime vulnerabili della Procura, trae origine da indagini della sezione di Polizia giudiziaria.
Foto di repertorio
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