PALERMO – Un’altra tegola sta per abbattersi sul sistema bancario siciliano.
Cinquanta filiali Unicredit chiuderanno i battenti e circa quattrocento dipendenti rischiano di perdere il posto.
Unicredit comunque non sta ancora licenziando nessuno. Gli esuberi saranno assorbiti mediante adesione volontaria al Fondo di solidarietà del Settore.
Gabriele Urzì, segretario nazionale del First Cisl del gruppo Unicredit, ha spiegato come la trattativa con la Sicilia sia abbastanza complessa e come lo scorso 10 gennaio quella tra la sede di Milano e le organizzazioni sindacali non sia servita quasi a nulla.
Oltre a ciò ha spiegato anche come il cambiamento del modello di banca con modelli di business non può avvenire senza un turnover di assunzioni che nella nostra isola non avvengono da oltre dieci anni.
First Cisl non molla comunque la presa. Le trattative proseguiranno e procederanno a ritmo spedito fino all’1 febbraio.
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