Protesta dipendenti Ast, arriva la nota dell’azienda

Protesta dipendenti Ast, arriva la nota dell’azienda

PALERMO – Arriva la risposta dell’Azienda Trasporti Siciliana ai lavoratori che questa mattina hanno manifestato sotto la sede della direzione della partecipata regionale a Palermo, accompagnati dal deputato di Sud Chiama Nord, Giuseppe Lombardo. Il presidio aveva come scopo difendere l’attuale livello occupazionale e chiedere all’azienda di garantire un servizio adeguato, senza ridurre i chilometri di percorrenza previsti dalla concessione attuale.

Il comunicato di Ast

Stamattina, circa 50 lavoratori di Ast hanno manifestato davanti ai locali della direzione generale insieme all’onorevole Lombardo (Nord chiama Sud) per esprimere la loro opposizione al nuovo piano industriale dell’azienda”.

La riunione all’Assemblea Regionale

Circa un mese fa, il piano industriale è stato discusso presso l’Assemblea regionale in una riunione congiunta della prima e quarta Commissione (Bilancio e Territorio ambiente). All’incontro erano presenti il deputato Lombardo, i vertici di Ast e le rappresentanze sindacali. Durante la riunione, sono state esposte le linee principali del piano industriale, il primo nella storia di Ast. Tra i punti salienti, è stato sottolineato il mantenimento del livello occupazionale attuale e il passaggio in house, che permette ad Ast di non partecipare alle gare ma di ottenere un quantitativo chilometrico assegnato dalla Regione.

La gestione del parco mezzi

Attualmente, Ast gestisce 15 milioni di chilometri con circa 450 mezzi di un’età media di 16 anni, un parco mezzi ereditato in condizioni vetuste e disastrate. Nonostante ciò, Ast si è battuta per definire un quantitativo chilometrico tenendo conto della vetustà dei mezzi e dell’equilibrio economico-finanziario della società. Dopo diverse interlocuzioni con l’assessorato alle Infrastrutture, è stato raggiunto un accordo che garantisce ad Ast il passaggio in house e un chilometraggio di 12 milioni, una riduzione del 20% rispetto all’intero territorio siciliano. Questa scelta è stata basata sulla redditività storica delle corse gestite da Ast in Sicilia.

I servizi urbani e il rinnovo del parco mezzi

Il piano industriale prevede anche il rilascio dei servizi urbani, considerati antieconomici per l’azienda e non compatibili con il passaggio in house. Per garantire l’efficienza del parco mezzi, è stato pianificato il rinnovo totale nell’arco di 5 anni tramite l’acquisto in leasing dei mezzi e l’utilizzo di un contratto full service, che proteggerà l’azienda da eventuali guasti e danni.

Ricapitalizzazione e bilancio

Con una legge regionale, Ast è stata ricapitalizzata e il passaggio in house è stato reso possibile grazie al lavoro della Governance, che ha adottato il bilancio 2023 con un utile di circa 5 milioni di euro e prevede per giugno 2024 un utile di circa 3,1 milioni.

Replica alle dichiarazioni dell’onorevole Lombardo

In risposta alle dichiarazioni dell’onorevole Lombardo, la Governance di Ast smentisce categoricamente le sue affermazioni, sottolineando che tutte le azioni sono state concordate con il Socio Regione e i sindacati di categoria. La Governance ringrazia i sindacati per il loro sostegno e la pazienza in attesa di una convocazione ufficiale da parte del Governo per la presentazione del piano industriale.

La controreplica di Giuseppe Lombardo

Leggere la replica anonima – scrive il deputato regionale di Sud Chiama Nord –  non sottoscritta da nessuno ma genericamente dai vertici dell’AST, conferma che alla Governance dell’AST sfugge il senso del suo mandato manageriale. Non siamo certi se in passato AST avesse mai avuto un Piano Industriale, ma in ogni caso il Presidente Giammarva, che è all’AST da dieci anni, avrebbe dovuto fare qualcosa in tal senso. Quello che sappiamo è che negli ultimi sei mesi Giammarva ha prodotto quattro versioni diverse di Piano Industriale, nessuna delle quali è risultata accettabile né è stata discussa per l’approvazione. Nel frattempo, l’azienda sta morendo.
Oggi abbiamo avuto chiara evidenza che l’azienda è nell’abbandono totale. Il Presidente è in Sardegna in vacanza, il Direttore Generale Parlavecchio, avvisato della protesta dei lavoratori, non risponde nemmeno al telefono. È scandaloso che non ci sia nessuno in azienda a lavorare per risolvere i problemi mentre saltano oltre 500 corse al giorno e le persone restano a piedi. 
Cosa ha intenzione di fare il Presidente Schifani per affrontare la questione relativa al futuro e alla gestione dell’AST? È inaccettabile che nessuno di AST sia disponibile per parlare con una delegazione di due deputati e 50 lavoratori.
Siamo pronti anche a dormire qua fino a quando non saremo ricevuti per consegnare le rivendicazioni dei lavoratori e una piattaforma che alleghiamo alla presente nota“.