Processo trattativa Stato e Mafia, è mistero sulla nota “fantasma” per il presunto cellulare di Riina in cella

PALERMO – Al centro della cosiddetta trattativa tra Stato e mafia, nell’udienza del processo d’appello in corso davanti alla Corte d’Assise d’appello di Palermo, c’è stata la nota dell’ex Sisde, risalente al 22 ottobre 1993.

Si tratta, nello specifico, di una “nota fantasmadei Servizi segreti in cui si indicava che il boss Totò Riina, proprio nell’estate del ’93, venne sorpreso nella sua cella con un cellulare. Per evitare eccessivo clamore si scelse, in quella sede, di non riferire nulla all’autorità giudiziaria.

Maurizio Navarra, ex capocentro dell’Ufficio Roma 2, e Franco Battaglini, ex appartenente ai Servizi nonché autore della nota, sono stati sentiti oggi per tentare di ricostruire i fatti.

Entrambi, però, affermerebbero l’estraneità della nota, dato che si tratta di un foglio che, a detta loro, potrebbe essere stato scritto da chiunque. È ancora giallo sul caso.