PALERMO – L’attore Richard Gere sarà sentito il 6 ottobre come teste di parte civile al processo Open Arms, in corso a Palermo davanti al Tribunale. Il dibattimento vede imputato il ministro Matteo Salvini, accusato di sequestro di persona e rifiuto di atti d‘ufficio per avere impedito illegittimamente lo sbarco di un gruppo di migranti soccorsi dalla nave della Ong spagnola Open Arms, ad agosto del 2019.
Richard Gere dovrà riferire sulle condizioni dei migranti a bordo della Open Arms. L’attore, che era in vacanza in Italia, affittò un’imbarcazione e il 9 agosto raggiunse la nave per rendersi conto dello stato di salute dei 147 migranti soccorsi e portò viveri e acqua ai profughi.
L’intervento di Giuseppe Conte
“Sollecitai il ministro Salvini a far sbarcare i minori a bordo della Open Arms perché secondo me era un tema da risolvere al di là di tutto. Cercai di esercitare una moral suasion sulla questione perché mi pareva che la decisione di trattenerli a bordo non avesse alcun fondamento giuridico“, ha detto l’ex presidente del Consiglio Giuseppe Conte che ha risposto alle domande del procuratore aggiunto Marzia Sabella sulla lettera da lui inviata il 14 agosto all’ex ministro Salvini, in cui si chiedeva proprio di far sbarcare i minori.
Successivamente il premier scrisse una missiva aperta al leader della Lega lamentando la diffusione non fedele del contenuto della lettera del 14.
“Siamo al 15 agosto – ha ricordato Conte – ci avviavamo verso la crisi di governo e una probabile competizione elettorale, il tema immigrazione è sempre stato caldo per la propaganda politica ed era chiaro che in quella fase, Salvini, che ha sempre avuto posizioni chiare sulla gestione del problema, volesse rappresentare me come un debole e lui invece come rigoroso. Scrissi la lettera aperta perché mi infastidiva intanto che uno scritto da me inviato al ministro fosse stato diffuso dal destinatario senza la mia autorizzazione. Inoltre avrei gradito che fosse rappresentato per quel che era“, conclude l’ex premier.
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