PALERMO – Caos e agitazione nel carcere Pagliarelli di Palermo a causa di un detenuto che si sarebbe scagliato contro sei agenti.
L’uomo – di nazionalità nigeriana – avrebbe, in un primo momento, appiccato le fiamme nella sua cella, per poi aggredire i poliziotti penitenziari intervenuti sul luogo.
Il carcerato avrebbe preso dalla finestra della cella un tondino di ferro, usato per colpire gli agenti, che hanno riportato diverse fratture e contusioni, tra cui – nel caso di uno di loro – una frattura scomposta al metatarso. Necessari dunque il loro trasporto in ospedale e il trasferimento, per questioni di ordine e sicurezza, del detenuto al carcere Cerulli di Trapani.
I suoi “precedenti” di violenza in carcere
Non è la prima volta che l’uomo – detenuto nella sezione di massima sicurezza – si rendeva protagonista di comportamenti violenti. L’ultimo episodio prima di questo risale proprio alla scorsa settimana: in quella circostanza era stato ritenuto opportuno fargli trascorrere alcuni giorni in isolamento. Trattamento che però non ha dato affatto i risultati sperati.
Ucciardone, salvato detenuto che stava soffocando
Se da un lato ci sono gli agenti aggrediti e feriti dai detenuti, dall’altro ci sono quelli che – all’occorrenza – sono in grado di salvare la vita di chi a volte rischia di minacciare la loro.
È successo nel carcere ex “Ucciardone“, sempre a Palermo, dove alcuni agenti hanno messo in salvo un detenuto che aveva ingerito – a quanto pare volutamente – un pezzo di ceramica di un sanitario presente in cella. Determinante per l’occasione la manovra di Heimlich, grazie alla quale i poliziotti sono riusciti a disostruire le vie aeree, per poi affidarlo alle cure dei sanitari.
“Il personale in servizio – ha affermato Maurizio Mezzatesta del Cnpp/Spp – ha salvato un detenuto che stava morendo soffocato. Nonostante il caldo terribile che c’è nella struttura carceraria gli agenti sono riusciti a prodigarsi e salvare l’uomo che in preda ad una crisi ha ingerito il pezzo di ceramica. Durante il salvataggio un agente è rimasto ferito ad una mano2.