Preso uno dei componenti della banda dedita ai furti nelle tabaccherie di Misilmeri – VIDEO

Preso uno dei componenti della banda dedita ai furti nelle tabaccherie di Misilmeri – VIDEO

MISILMERI – Dovrà rispondere di furto aggravato continuato in concorso, il 35enne di Palermo – già noto alle Forze dell’Ordine – e arrestato nelle scorse ore dai carabinieri della Compagnia di Misilmeri nell’ambito delle attività finalizzate al contrasto della criminalità predatoria e che hanno eseguito un’ordinanza di custodia cautelare in carcere, emessa dal Tribunale del Riesame di Termini Imerese, nei suoi confronti.

Le indagini sui furti in tabaccherie a Misilmeri

Il provvedimento è scaturito da una complessa e articolata attività d’indagine avviata lo scorso agosto nei confronti di una banda dedita ai furti in danno di attività commerciali ubicate all’interno delle aree di servizio della provincia palermitana.

Le attività investigative hanno consentito di ricostruire le dinamiche criminali del gruppo, attraverso l’analisi e la comparazione delle immagini estrapolate dalle telecamere di videosorveglianza e l’esaltazione delle impronte papillari lasciate di volta in volta nei luoghi interessati, fornendo un quadro complessivo delle responsabilità emerse a carico del 35enne arrestato oggi.

La banda dei furti a Misilmeri

La banda è risultata dedita alla commissione di furti in danno di esercizi pubblici, sia attraverso la tecnica della cosiddetta “spaccata”, che tramite la classica forzatura di porte e finestre: una volta all’interno delle attività commerciali, i malfattori si impossessavano di tabacchi e biglietti delle principali lotterie i cui montepremi, in caso di vincita, venivano puntualmente riscossi.

Sono in corso ulteriori indagini allo scopo di risalire all’identificazione degli altri componenti della banda.

Le immagini video dei furti in attività commerciali di Misilmeri

 

 

È obbligo rilevare che l’odierno indagato è, allo stato, solamente indiziato di delitto, pur gravemente, e che la sua posizione sarà definitivamente vagliata giudizialmente solo dopo l’emissione di una sentenza passata in giudicato in ossequi ai principi costituzionali di presunzione di innocenza