PALERMO – La Polizia di Stato, su disposizione del questore di Palermo, dott. Leopoldo Laricchia, ha istituito nel quartiere S. Giovanni Apostolo – Cep, per tutto il mese di gennaio, un dispositivo di sicurezza articolato e rafforzato, l’operazione Alto Impatto – San Giovanni Apostolo, che ha voluto garantire un presidio permanente di legalità, in relazione ai recenti episodi di criminalità diffusa lì verificatisi e stigmatizzati dall’opinione pubblica; fatti che sono stati vissuti dall’intera comunità palermitana come una inaccettabile deriva criminale in un quartiere che deve poter essere vissuto pienamente dai suoi abitanti.
Una composita ed eterogenea forza, riconducibile al commissariato di Zisa-Borgo Nuovo, alla squadra Mobile, all’ufficio Prevenzione Generale e Soccorso Pubblico, al reparto Prevenzione Crimine, alla divisione di Polizia Amministrativa e Sociale della questura ed al Gabinetto Regionale di Polizia Scientifica, con l’ausilio delle Unità Cinofile della Questura, ha pattugliato tre giorni alla settimana, sulle fasce orarie 8/14, 14/20 e 19/01, il perimetro di un quartiere storicamente votato al commercio ed espressione di forze produttive sane e cruciali per l’intero tessuto economico cittadino.
Anche per tutelare i commercianti del Cep che, da sempre, rispettano le regole e traggono un danno dalla concorrenza sleale di chi sceglie la scorciatoia dell’abusivismo, i poliziotti, nel contesto dei controlli, hanno incalzato gli esercenti irregolari, procedendo a una scrupolosa verifica di requisiti amministrativi e documentali.
In tale contesto, giorno 16 gennaio, gli agenti impiegati nei vari servizi anticrimine hanno controllato, in via Brunelleschi, un venditore in forma mobile di ortofrutta; l’uomo è risultato sprovvisto delle necessarie autorizzazioni; pertanto, si è proceduto al sequestro amministrativo della merce posta in vendita, pari a circa 280 chili di prodotti ortofrutticoli, oltre che delle attrezzature utilizzate per la loro esposizione.
Nella stessa giornata, durante un posto di controllo in via Barisano da Trani, gli agenti della squadra Mobile hanno intimato l’alt polizia al conducente di un ciclomotore in marcia con un passeggero a bordo. I due, tuttavia, anziché fermarsi, sono scappati. Ne è scaturito un inseguimento che è culminato in via G.B. Ragusa, dove i due giovani sono stati raggiunti e fermati. I due fuggitivi, a seguito di identificazione, sono risultati essere minori, entrambe 15enni; sono stati quindi contattati i rispettivi genitori, ai quali, prima dell’affidamento dei loro figli, sono state elevate sanzioni al codice della strada relative alla documentazione non in regola del ciclomotore, alla mancanza della copertura assicurativa e all’inottemperanza all’Alt Polizia.
In data 20 gennaio, nell’ambito di servizi anti droga, i poliziotti hanno notato sopraggiungere a bordo di vettura due soggetti; riconosciuto il conducente per C.M., pregiudicato 41enne a loro noto, hanno deciso di fermarli per procedere a un controllo. Durante le fasi dell’accertamento, il passeggero, identificato per O.G., ha consegnato spontaneamente 5 pezzi di forma rettangolare di hashish per un peso complessivo di circa 500 grammi, un bilancino di precisione e una confezione di bustine ermetiche trasparenti per il confezionamento.
Nell’occorso, C.M. è stato trovato in possesso di 555 euro in contanti, che ha consegnato spontaneamente. Durante queste operazioni di polizia giudiziaria, ai poliziotti non è sfuggito come dall’abitazione di C.M., ubicata a pochissima distanza dal luogo del controllo, qualcuno stesse gettando dal balcone, nel giardino antistante, un borsello che, prontamente, è stato recuperato. Al suo interno era contenuta droga di vario genere, un bilancino di precisione e denaro contante. Si è proceduto pertanto alla perquisizione dell’abitazione di C.M. a seguito della quale è stata trovata e sequestrata la somma di denaro pari a circa 5.500 euro. Nell’abitazione, tra gli altri occupanti, è stato identificato tale M.N. di 52anni, il quale si è assunto la responsabilità di avere gettato il borsello dal balcone, rivendicandone la proprietà. Tutta la droga, il materiale per il confezionamento e il denaro, ritenuto provento dell’attività illecita, sono stati sequestrati.
Alla luce di quanto emerso, O.G. è stato arrestato per il reato di detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti, mentre C.M. e M.N. sono stati indagati in stato di libertà per lo stesso reato.
Complessivamente, dall’inizio dell’attività il 13 gennaio, il personale di polizia impiegato ha identificato 1.055 persone, di cui 323 con precedenti di polizia e 195 soggetti già sottoposti a misura, 2 sono state denunciate penalmente, 58 sono state le sanzioni amministrative inflitte per la violazione del codice della strada, 11 i segnalati quali assuntori di stupefacenti, 29 i sanzionati per la violazione delle misure di contenimento in quanto sorpresi su strada senza un giustificato motivo, 14 gli esercizi commerciali sottoposti a verifica, di cui uno sequestrato, 432 i veicoli controllati di cui 22 sequestrati, 13, infine, le perquisizioni effettuate.
È da rimarcare come, in ragione di elementi emersi a seguito dei controlli, sono state inoltrate, nei confronti di altrettanti pregiudicati, 8 proposte di emissione di provvedimento di avviso orale, 4 di sorveglianza speciale, una proposta di aggravamento della misura di obbligo di presentazione alla polizia Giudiziaria e una della semilibertà.
Lo stesso presidio di sicurezza, con l’obiettivo di incidere sull’illegalità quotidiana e contrastare le diverse forme di distruzione della socialità, sarà ripetuto dalle poliziotte e dai poliziotti di Palermo in altri quartieri della città esposti alla criminalità, secondo un calendario programmatico che metterà in campo tutte le articolazioni della Polizia di Stato, ancora una volta a fianco dei cittadini.
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