PALERMO – La polizia di Palermo ha sventato l’indebito prelievo di denaro attraverso carte bancomat trafugate, da parte di un pregiudicato palermitano, colto in flagranza di reato e arrestato. Si tratta di un 43enne con alle spalle numerosi precedenti specifici e attualmente gravato dalla sorveglianza speciale. L’uomo dovrà rispondere di ricettazione, resistenza a pubblico ufficiale e indebito utilizzo di carte di credito.
L’arresto è giunto al culmine di una rapida ed efficace indagine svolta dai poliziotti del Commissariato della Polizia di Stato “Libertà” che aveva condotto gli agenti, già impegnati ad indagare su un giro di sospetti prelievi fraudolenti effettuati attraverso lo sportello bancomat di un istituto di credito, proprio nei pressi dello stesso.
L’attenzione rivolta a quella filiale è stata premiata: in corso di riscontri finalizzati ad ottenere le immagini del circuito di sorveglianza di quella banca, non è passata inosservata la presenza di un individuo sospetto, abbigliato in modo inadeguato ai caldi stagionali, colto a stazionare allo sportello bancomat per un tempo prolungato e quindi incompatibile con una ordinaria operazione di prelievo e soprattutto sorpreso ad inserire, in rapida successione, un numero elevato di diverse carte bancomat nella feritoia dello sportello.
Quando gli agenti “in borghese” hanno preannunciato un controllo di polizia, l’uomo li ha spintonati tentando la fuga a piedi per le vie limitrofe. Ne è nato un inseguimento da parte degli agenti che si è concluso dopo oltre un chilometro quando il fuggitivo è stato raggiunto e prima di essere bloccato ha cercato di lanciare, occultandoli sotto una vettura, carte bancomat e denaro contante per 1500 euro.
I poliziotti hanno velocemente verificato come il prelievo di denaro fraudolento fosse il “secondo tempo” di un piano criminale già concretizzatosi qualche ora prima con un furto con destrezza realizzato in via Costantito Lascaris ai danni di un cittadino raggiunto su strada e privato, senza che se ne accorgesse sul momento, del portafogli contenente effetti personali e carte bancomat e di credito.
I poliziotti, anche sulla base di alcuni segni di riconoscimento come un vistoso tatuaggio sulla caviglia, hanno riconosciuto il 43enne come autore di un altro prelievo fraudolento effettuato sempre allo stesso sportello bancomat nel mese di luglio: anche di quell’episodio l’uomo dovrà rispondere.
Sono in corso indagini anche su altri analoghi furti e successivi prelievi che hanno colpito cittadini e correntisti di quella e di altre filali bancarie.