Cronaca

Posta video sui social in cui riprende colpi di arma da fuoco esplosi su strada: in carcere

PALERMO – La Polizia di Stato, negli scorsi giorni, ha dato esecuzione a un’ordinanza di misura cautelare in carcere nei confronti di un cittadino palermitano, in aggravamento della precedente misura custodiale degli arresti domiciliari con braccialetto elettronico

Gli agenti della sezione investigativa del commissariato di Pubblica Sicurezza “ZISA-Borgo Nuovo”, in precedenza, si erano imbattuti in un video pubblicato dall’ uomo sul profilo di un social network a lui riconducibile, dall’eloquente titolo “Riprese Gomorra” e dall’increscioso contenuto: l’esplosione su strada, in zona Zisa, di colpi di arma da fuoco da parte di un pregiudicato.

La scena sarebbe stata ripresa con il telefonino e postata sul suo profilo social proprio dall’arrestato domiciliare.

A seguito di approfondimenti investigativi, attraverso il costante monitoraggio del profilo di quest’ultimo, gli agenti hanno constatato come in diverse occasioni lo stesso avesse ospitato nella propria abitazione soggetti di censurabile condotta.

Si è appreso inoltre, dallo storico dei suoi social, anche di altre, gravi violazioni delle prescrizioni legate alla misura restrittiva: l’essersi ripreso intento a cantare una canzone nei corridori del Tribunale, l’essersi immortalato davanti a una slot machine o durante passeggiate in bici per le vie della città o ancora in compagnia di pregiudicati a guardare una partita di calcio in tv, circostanze queste, la maggior parte delle quali, maturate in costanza di giorni di permesso concessi per recarsi in Tribunale.

Per tali motivi l’autorità giudiziaria, a seguito degli accertamenti compiuti dalla Polizia giudiziaria, ha ritenuto di applicare il provvedimento restrittivo della misura cautelare in carcere in quanto proporzionata alla gravità dei comportamenti segnalati, avendo il soggetto con la sua condotta criminosa eluso le prescrizioni della misura cautelare domiciliare a cui avrebbe dovuto attenersi. 

Giova precisare che l’odierno destinatario di misura restrittiva è, allo stato, indiziato in merito al reato contestato e che la sua posizione sarà definitiva solo dopo l’emissione di una, eventuale, sentenza passata in giudicato, in ossequio al principio costituzionale della presunzione di innocenza.

Redazione

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